La Buvette

M di Mussolini

Il duce fa ancora paura?

M di Mussolini

Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.

Questa settimana ci allontaniamo dalla buvette del palazzo per spostarci a quella del ministero dello sviluppo economico. Il Mise. Il dicastero più chiacchierato delle ultime ore. Mentre la politica è in fermento tra accordi e alleanze noi ci occupiamo del caso “Mussolini”. (ASCOLTA IL PODCAST) Il duce dopo 77 anni dalla sua morte continua a far discutere, a fare paura. Anche se in cartolina, anche se in foto. Anche se, al suo fianco, ci sono le foto di tutti i ministri dello sviluppo economico.

Una foto esposta solo perché quest'anno ricorre il novantesimo anniversario di Palazzo Piacentini, sede del ministero dello sviluppo economico inaugurato il 30 novembre del 1932. Le iniziative per celebrare l'edificio in ottica culturale e storica sono iniziate con l’inaugurazione della mostra Italia geniale, una nuova edizione del volume orbicolare e la galleria dei ministri, dove c'è anche la foto di Mussolini, ministro delle corporazioni nel 1932. Il primo. Un fatto storico che, però, crea problemi. Qualche mal di pancia a sinistra che vorrebbe cancellare la storia del nostro Paese.

Polemiche che hanno convinto Giancarlo Giorgetti, ministro di quel dicastero ancora per poco, a rimuovere la foto di Mussolini. Per evitare "polemiche e strumentalizzazioni". Un colpo di spugna sul passato. La sensibilità è altissima in questi giorni, tra una settimana ricorre il centenario della Marcia su Roma e con Giorgia Meloni premier in pectore è meglio evitare. Ma Giorgetti sottolinea: (ASCOLTA IL PODCAST)

Sul caso è intervenuto anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, imputato di essere un vero fascista: "C'è anche al ministero della Difesa, c'è scritto anche al Foro Italico: che facciamo cancelliamo la cultura anche noi". Ma nei palazzi se ne parla poco, soprattutto tra le file di Fratelli d’Italia. C’è chi vorrebbe parlare ma tace. A rischio di esplodere. Ma il silenzio è imposto. A Giorgia Meloni manca solo una dichiarazione fuori posto per essere “aggredita”. Assaltata dalla sinistra che non aspetta altro. Noi, piuttosto, aspettiamo che venga distrutta mezza Italia.

È stata il fascismo a costruirla. Ci vuole coerenza, no?

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