Un sequestro dal valore di 100 milioni di euro è stato attuato dalla Guardia di Finanza di Roma, che ha bloccato quote societarie, immobili e terreni riconducibili a Cristiano Guarnera, imprenditore tra gli arrestati per l'indagine su Mafia Capitale.
Secondo gli investigatori, Guarnera era "parte integrante" della cupola che faceva capo a Massimo Carminati, con un ruolo che nel tempo si era evoluto, "trasformandosi da imprenditore colluso a imprenditore mafioso, affiliandosi al gruppo criminale" e "mettendo a disposizione dell'organizzazione le proprie imprese nel settore dell'edilizia".
Alcune delle società "venivano coinvolte per il soddisfacimento delle esigenze connesse al piano di 'emergenza abitativa', promosso dall'amministrazione capitolina", nel
quale "erano inserite le cooperative di Salvatore Buzzi".Proprio per Salvatore Buzzi, come per Giovanni De Carlo e altri nove indagati, il tribunale del Riesame di Roma ha confermato oggi la custodia cautelare in carcere.
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