Cronache

Mafia, si stringe il cerchio intorno a Messina Denaro: un fermo e case setacciate

Decine di perquisizioni tra Mazara del Vallo e Castelvetrano. Fermato il figlio del boss fedelissimo a Messina Denaro

Mafia, si stringe il cerchio intorno a Messina Denaro: un fermo e case setacciate

Il cerchio si stringe intorno a Matteo Messina Denaro, il boss mafioso latitante dal 1993. I carabinieri dei Ros e del comando provinciale di Trapani hanno eseguito, questa notte, un fermo e decine di perquisizioni tra Castelvetrano e Mazara del Vallo.

Nell'operazione sono stati impiegati 200 carabinieri, che hanno perquisito le abitazioni e gli esercizi commerciali legati ai 25 indagati, considerati fiancheggiatori e favoreggiatori della latitanza di Messina Denaro. Le perquisizioni di questa notte sono inserite nella manovra di "depotenziamento dei circuiti di riferimento" e di "depauperamento delle risorse economiche", di cui il boss latitante si serve, così da indebolirlo e farlo uscire allo scoperto. Nelle ultime ore, due persone sono state arrestate, perché in possesso di armi detenute illegalmente e numerosi documenti e computer sono stati sequestrati. Inoltre, i carabinieri hanno dato esecuzione al fermo emesso dalla procura distrettuale antimafia di Palermo nei confronti di Matteo Tamburello, esponente della famiglia di Cosa Nostra di Mazara del Vallo, figlio di un boss fedelissimo al superlatitante. Tamburello era già stato arrestato per associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale, ma nel 2015 era stato scarcerato. Gli investigatori hanno documentato il rapporto che Tamburello intratteneva con Gaspare Como, cognato di Messina Denaro, arrestato dai Ros lo scorso aprile, nell'ambito dell'operazione "Anno zero".

Al lavoro, per cercare di capire dove si nasconte il boss latitante, ci sono due squadre di carabinieri e polizia, ma l'operazione "Tramonto" è solo all'inizio, dato che Messina Denaro gode ancora di un'ampia rete di complici.

Il nome dell'operazione deriva, secondo quanto riporta Repubblica, dalla poesia, scritta da Nadia, 9 anni, vittima della strage di via dei Georgofili a Firenze: "Il pomeriggio se ne va/il tramonto si avvicina/un momento stuopendo/Il sole sta andando via (a letto)/È già sera, tutto è finito".

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