La mafia sta bene con tutto

Uno Stato fuorilegge e il reato di tortura legittimato: ecco l'Italia oggi

La mafia sta bene con tutto

Uno Stato fuorilegge e il reato di tortura legittimato: ecco l'Italia oggi. In nome di un fanatismo giudiziario, Bruno Contrada è stato illegittimamente processato, ed è rimasto in cella 10 anni. Nessuno ha pagato. Ora l'errore si ripete, con l'aggravante della tortura, nei confronti di un uomo malato e innocente. Nessuno conosce il reato materiale attribuito a Dell'Utri. In compenso, la Corte europea di Strasburgo dovrà esaminare ancora la questione del «concorso esterno» nei termini che portarono l'Italia, nell'aprile 2015, alla condanna perché il reato contestato a Contrada (lo stesso di Dell'Utri) non era «sufficientemente chiaro». In nome di questa non chiarezza, Dell'Utri, contro la sentenza europea, non è arrestato ma sequestrato, mentre il suo vecchio partito viene ancora infamato. Riemerge un appunto rimasto per trent'anni dimenticato nell'ufficio di Giovanni Falcone, trasformato in museo. Non c'è scritto niente, né di nuovo né di utile: «Cinà è in buoni rapporti con Berlusconi. Berlusconi dà 20 milioni a Grado e anche a Vittorio Mangano». Ma nei titoli diventa «Berlusconi paga i boss di Cosa nostra». Proviamo a riflettere, prima di sputtanare. Gaetano Cinà regalò a Berlusconi una cassata, ed è morto prima di essere condannato per mafia.

Mangano, molto prima di essere indagato per mafia, fu stalliere ad Arcore. Prima di essere in carcere per mafia, anche Dell'Utri lavorò per Berlusconi. Tutto «prima». Forse i dipendenti non devono essere pagati? Che c'entra la mafia?

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