Maltrattamenti, l'incubo di due donne foggiane: arrestati i compagni

La decisione di una delle due vittime di interrompere la malsana relazione ha fatto traboccare il vaso

Maltrattamenti, l'incubo di due donne foggiane: arrestati i compagni

Ancora episodi di maltrattamenti. Per l'ennesima volta su donne indifese si è riversata la brutalità di coloro che avevano promesso di amarle e di rispettarle. Nel corso degli ultimi tre giorni gli agenti della Squadra Mobile Questura di Foggia (terza sezione 'Reati contro la persona e in pregiudizio di minori') hanno eseguito ordinanze di misura cautelare dell'allontanamento dalla casa famigliare e del divieto di avvicinamento. I provvedimenti, emessi dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Foggia, hanno fatto seguito all'attività di investigazione coordinata e diretta dalla locale Procura della Repubblica. La prima ordinanza della misura cautelare dell'allontanamento dalla casa famigliare e del divieto di avvicinamento è stata eseguita nei confronti di un 49enne.

Il responsabile dei maltrattamenti è stato accusato dei reati di stalking e lesioni nei confronti della compagna. Le indagini hanno preso l'avvio in seguito alla denuncia sporta dalla donna e dalle successive dichiarazioni rese dalla stessa e dal figlio maggiorenne. I militari hanno così potuto ricostruire il vero e proprio inferno in terra vissuto dalla vittima. La convivenza era divenuta insostenibile a causa dei continui litigi, riconducibili per la maggior parte ai tradimenti dell'uomo. Quest'ultimo, durante gli accesi diverbi, era solito aggredire fisicamente la compagna costretta, a causa delle lesioni riportate, ad allontanarsi dalla casa per rifugiarsi presso l'abitazione di un parente.

È stata poi l'intenzione della donna di interrompere definitivamente la relazione a far traboccare il vaso. L'indagato, non accettando tale decisione, ha iniziato a molestare la malcapitata in ogni modo. Maltrattamenti fisici, pedinamenti notturni e sul luogo del lavoro, innumerevoli messaggi e telefonate continue alla cognata quando la ex non rispondeva. Per raggiungere il suo scopo il 49enne ha coinvolto anche il figlio. Nel corso degli interrogatori il ragazzo ha raccontato delle continue pressioni del genitore per convincere la madre a ritornare sui suoi passi.

La seconda ordinanza della misura cautelare del divieto di avvicinamento è stata eseguita nei confronti di un 40enne. L'indagato aveva ordito un disegno criminoso e a farne le spese era la moglie, costretta ad un regime di vita intollerabile sia sotto il profilo fisico, sia sotto quello morale. I maltrattamenti erano infatti all'ordine del giorno. Alla vittima, oggetto di ripetute aggressioni per futili motivi e per gelosia, venivano lanciati oggetti e tirati i capelli. Nemmeno il suo trasferimento presso l'abitazione dei famigliari aveva placato la furia dell'uomo.

Intimidazioni e pedinamenti erano anzi divenuti più numerosi. In un occasione l'uomo, brandendo un coltello, ha minacciato di ferirla. Un'altra volta, dopo averla raggiunta in un locale, l'ha offesa e percossa con violenza.

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