Cronache

Manca il certificato di morte, Slavica non può essere seppellita

Dopo cinque mesi dalla morte si trova ancora in obitorio, il processo inizierà il 3 marzo

Manca il certificato di morte, Slavica non può essere seppellita

Slavica Kostic, badante serba di 38 anni che lavorava a Trieste, è stata uccisa 5 mesi fa dal marito Dragoslav, un uomo di 61 anni, ma ancora oggi a distanza di tantissimi mesi dal delitto non è stata seppellita perché manca il certificato di morte.

La vicenda è riportata sul Corriere della Sera che racconta il caso della donna le cui spoglie si trovano in questo momento all'obitorio di Trieste. Il corpo non può essere restituito alla famiglia, i figli di 21 e 17 anni e la nonna, perché deve ancora svolgersi il processo in cui si dovrà stabilire dove la donna è stata uccisa, se in Italia o in Slovenia.

La notte tra il 24 e il 25 aprile Slavica sarebbe stata uccisa dall'ex marito che, subito dopo l'omicidio, avrebbe trascinato il corpo in una discarica. Nonostante avesse cercato di negare ogni accusa sostenendo che quella notte fosse in Serbia, dopo ore di interrogatorio aveva confessato l'uccisione della donna dicendo anche di averla picchiata e di averle poggiato sul collo un cavo elettrico inserito in una presa di corrente.

I due, oltre a essere separati legalmente, avevano avuto delle discussioni riguardo la proprietà della casa acquistata a Trieste, intestata alla vittima la quale aveva però firmato una carta in cui si impegnava alla restituzione.

La donna è morta qualche mese dopo folgorata e per l'omicidio, secondo il gip di Trieste Laura Barresi, ci sarebbe anche l'aggravante della premeditazione. L'udienza è fissata al 3 marzo ma fino all'inizio del processo non si potrà stabilire dove la vittima sia stata uccisa, se in casa a Trieste o al di là del confine.

Intanto il legale della famiglia della donna Paola Valle giovedì andrà in Slovenia dove chiederà il certificato di morte per poter far seppellire, filnalmente, Slavica: "Vorrei chiedere il certificato di morte direttamente al municipio di Sesana.

Non dovrebbero avere difficoltà nel rilasciarmelo".

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