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Mangiano una brioche fuori dalla pasticceria e vengono sanzionati

Due clienti di una pasticceria di Treviso sono stati multati con un'ammenda di 400 euro per aver consumato una brioche all'esterno del locale

Mangiano una brioche fuori dalla pasticceria e vengono sanzionati

Avevano deciso di consumare la brioche appena sfornata all'esterno della pasticceria: sanzionati con 400 euro di multa cada uno. Una colazione indigesta, con tanto di 'conto salatissimo', quella di due cittadini trevigiani che sono stati costretti a mandar giù un boccone fin troppo amaro per aver ceduto ad un innocuo peccato di gola.

Il fatto è accaduto a Treviso, nella giornata di domenica 10 maggio. Stando a quanto racconta Il Gazzettino, i due clienti stavano mangiando la brioche all'esterno di un bar-pasticceria nel quartiere San Giuseppe quando sono stati avvicinati dai vigili per essere multati. Così, si sono visti recapitare tra le mani un verbale del valore di 400 euro a testa per aver infranto il divieto di assembramento. Sanzionato anche il gestore del locale che, per giunta, è stato segnalato in Prefettura.

L'episodio si è verificato all'indomani di un appello del sindaco di Treviso Mario Conte che, con un post su Facebook, ha raccomandato ai suoi concittadini "grande attenzione durante le passeggiate o nel trasporto/consumo di cibi e bevande take away. Con un po' di attenzione e senso pratico possiamo prenderci la soddisfazione di un caffè o di un gelato e, allo stesso tempo, evitare che il virus - che abbiamo contribuito tutti a fiaccare - riprenda forza".

Una disavventura analoga ha coinvolto, circa due giorni fa, il cliente di un bar di Aosta, costretto ad esborsare 280 euro per un caffé da asporto. Il verbale stilato dai Nas recitava testualmente che l'uomo ''non rispettava il divieto di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati". Il malcapitato di turno ha riferito successivamente di aver consumato la bevanda in compagnia di un congiunto mantenendo da questi la distanza di sicurezza imposta dalle normative attualmente vigenti.

Ma cosa prevede il Dpcm riguardo al consumo di cibi e bevande all'esterno dei locali? A tal riguardo, il testo del decreto è piuttosto fraintendibile: "Consentita la ristorazione con consegna a domicilio nonché la ristorazione con asporto fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate

vicinanze degli stessi". Ma cosa si intende per 'immediate vicinanze'? Nell'attesa di chiarire il concetto di prossimità, lo Stato continua a battare cassa e i cittadini a pagare danaro cash per una brioche 'fuori luogo'.

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