Cronache

Roma, microspie e microfoni sui bus. Ma è allarme sulla privacy

A maggio saranno installate cimici, telecamere e microspie. Rienzi (Codacons): "Problema di privacy"

Roma, microspie e microfoni sui bus. Ma è allarme sulla privacy

Cimici sui bus, telecamere, microspie e microfoni nascosti sui mezzi Atac, la municipalizzata che si occupa del trasporto pubblico locale a Roma. Sono queste la novità che permetteranno alla centrale operativa di attivare l’intervento delle forze dell’ordine in situazioni di pericolo per i passeggeri e gli autisti. Il nuovo sistema AVM (Automatic Vehicle Monitoring) grazie a un monitoraggio satellitare, consentirà di avere in ogni momento la posizione esatta degli oltre 2mila autobus romani, tenendo conto anche della situazione del traffico.

Stando alle dichiarazioni dell’assessore comunale ai trasporti Guido Improta il nuovo sistema di monitoraggio partirà entro maggio, ma ha già suscitato varie critiche da parte del Codacons. L’associazione dei consumatori, per bocca del suo presidente Carlo Rienzi, pone problemi di tutela della riservatezza personale. “Non è in alcun modo realizzabile – spiega Rienzi - un simile provvedimento, perché violerebbe in modo palese la privacy degli utenti del trasporto pubblico “. “Ciò che invece riteniamo utile al fine di garantire una maggiore sicurezza degli utenti e contrastare i crimini, è dotare bus e tram di microfoni e videocamere, attivabili dai conducenti solo ed esclusivamente in situazioni di reale pericolo o emergenza”.

“Una misura questa che potrebbe ottenere il benestare del Garante per la protezione dei dati personali – al quale chiediamo oggi un intervento urgente sulla questione – garantendo la tutela della privacy degli utenti e al tempo stesso una maggiore sicurezza sui mezzi pubblici”, ha concluso il presidente del Codacons.

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