Rosario Mulone e Giovanna Lucchese, i genitori dei due bambini morti ieri nella riserva naturale Maccalube di Aragona, hanno trascorso la notte in ospedale. Accanto a loro un equipe di psicologi e medici, che hanno preferito tenerli in osservazione per alcune ore, dopo il tragico lutto subito.
Carmelo e Laura, i due figli di 7 e 9 anni, sono deceduti ieri, travolti dall'eruzione di una "maccaluba". Una colonna di fango, secondo i testimoni alta quasi quaranta metri, si è sollevata dal suolo e ricadendo ha sepolto i due bambini, trascinando con sè anche il padre, un carabiniere 46enne.
Quando i soccorritori sono arrivati sul posto, sono riusciti a salvare soltanto Rosario, che era ormai sepolto fino al petto. Nulla da fare per Laura, ritrovata subito senza vita, e per il fratello, che proprio ieri aveva compiuto nove anni, il cui corpo è stato individuato soltanto alcune ore dopo.
La procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta su quanto avvenuto nella riserva gestita da Legambiente. "Non avevamo registrato un preallarme di alcun tipo - ha detto il preisente regionale, Mimmo Fontana -, mezz'ora prima i nostri operatori erano sulla collina". L'area delle Maccalube è stata ora messa sotto sequestro. Due peluche sulla recinzione e un foglio listato a lutto all'ingresso ricordano la tragedia.
Il sindaco di Aragona ha deciso il lutto cittadino per martedì, giorno dei funerali dei due bambini.
I due corpi saranno restituiti a breve alla famiglia. Il padre, ha raccontato il cappellano militare dei Carabinieri, don Salvatore Falzone, non si dà pace. "Li avevo per mano", continua a ripetere. "Non sono riuscito a salvarli".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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