Cronache

Massacrata dal marito in quarantena: salva grazie ai vicini

Quando sono arrivati i carabinieri, la donna era ridotta a una maschera di sangue. Presa a martellate dal coniuge violento dopo giorni di isolamento forzato

Massacrata dal marito in quarantena: salva grazie ai vicini

Una macedone di 48 anni è stata massacrata dal marito mentre si trovavano in quarantena. L’uomo, al termine della violenta vite, ha preso un martello e ha colpito più volte la consorte alle braccia e al volto. Quando sono arrivati i carabinieri, allertati dai vicini di casa della coppia, la vittime era ormai una maschera di sangue. Le convivenze forzate delle ultime settimane stanno portando a molteplici casi di violenza e aggressione tra le mura domestiche.

Massacrata dal marito con un martello

Si è sfiorato il femminicidio nell’abitazione dell’alta Padovana dove vive la coppia. Da una prima ricostruzione sembra che la violenza sia giunta in seguito a una lite avvenuta tra il marito e la moglie, nata per futili motivi. Sono stati i vicini di casa allarmati dalle urla della donna provenienti dall’appartamento, a chiamare le forze dell’ordine. Nella casa sono giunti i militari e i medici del Suem. Quando questi sono entrati nell’abitazione, la donna si trovava a terra, con il volto coperto da una maschera di sangue.

La 48enne, di origine macedone, massacrata dal coniuge, è stata immediatamente soccorsa dagli operatori del Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica e subito trasportata in codice rosso nella struttura ospedaliera di Camposampiero, in provincia di Padova. La vittima, oltre ad aver riportato diversi traumi facciali, ha anche un braccio rotto. La 48enne avrebbe infatti cercato di proteggersi il viso con il braccio e le martellate successive avrebbero quindi provocato la frattura dell’arto. I medici hanno giudicato le sue ferite guaribili in 45 giorni.

Tragedia sfiorata

I carabinieri, guidati dal maresciallo Claudio Girolimetto, hanno preso in consegna l’aggressore, il marito 58enne connazionale della donna. L’uomo non avrebbe opposto alcuna resistenza e li avrebbe seguiti in caserma. Secondo quanto ricostruito dai militari grazie alla testimonianza di vicini e conoscenti della coppia, marito e moglie avrebbero avuto da diverso tempo un rapporto difficile e turbolento, sfociato in sfiorata tragedia a causa della convivenza forzata delle ultime settimane.

Non è il primo episodio di aggressione tra le mura domestiche avvenuto negli ultimi giorni. Domenica scorsa, 22 marzo, una donna è stata accoltellata e decapitata dal figlio di 20 anni, mentre a Brindisi, sempre una madre è morta dopo essere stata pugnalata dal figlio 23enne. Ieri, lunedì 23 marzo, a Milano un uomo ha prima accoltellato la propria moglie alla gola, e subito dopo ha tentato il suicidio rivolgendo l’arma contro se stesso. Fortunatamente nessuno dei due è morto. Molte le iniziative nate per cercare di rispondere al drammatico aumento delle violenze familiari. Tra queste anche il Telefono Rosa al numero 1522. Si tratta di una linea telefonica gratuita, attiva 24 ore su 24, che aiuta donne vittime di violenza.

Tanti anche gli aiuti provenienti dai social.

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