Il mondo dell'auto, tra qualche giorno, si riunirà al Salone di Francoforte; vedremo le scelte strategiche che le Case faranno per presentare il Brand e i nuovi prodotti in questo palcoscenico di valore mondiale, dotato di spazi enormi, forse anche troppo grandi, a testimonianza della potenza industriale germanica. Il momento di mercato è estremamente interessante: nel settembre del 2012, al Salone di Parigi, i produttori tedeschi votarono l'ibrido a pieni voti, ma in effetti fino a ora una vera gamma di vetture ibride, nel cuore del mercato, ce l'ha soltanto Toyota. Dopo Parigi 2012, le Case hanno investito e continuano a farlo sulla qualità, sulla sicurezza, sulla durata, sull'affidabilità, sul miglioramento delle emissioni e ora sulle vetture sempre connesse, che sono una continuazione dell'ufficio e dell'abitazione; scelta quasi obbligata, nell'era digitale.
Il mercato cinese, diventato il primo nel mondo, da un giorno all'altro, ha smesso di crescere al tasso conosciuto sinora e, a fine anno, probabilmente non raggiungerà il livello di immatricolazioni previsto fino a qualche mese fa. Il mercato automobilistico russo non si riprende dalla crisi nella quale è piombato, e il Brasile è tornato a essere fluttuante, per quanto riguarda il numero delle immatricolazioni. Quindi, nel bel mezzo di questo quadro mondiale molto complesso, le Case dovranno indicare il percorso che intendono intraprendere per il continuo sviluppo del settore industriale principe nel mondo, ovvero quello automobilistico. Una riflessione, tuttavia, si impone: le risorse economiche per gli investimenti in nuovi prodotti e nuova tecnologia sono per definizione limitate e, di conseguenza, bisogna stabilire delle priorità sulle quali concentrare gli investimenti stessi. I settori su cui investire sono molteplici, ma uno in particolare è irrinunciabile, ed è quello del livello e della qualità delle emissioni.
Per limitare il livello di emissioni, il percorso tecnologico è stato indicato in maniera chiarissima ed è quello delle vetture elettriche, ibride e recentemente a idrogeno.
Peraltro, la crisi del mercato cinese, richiederà di valutare il livello degli investimenti, magari riducendone l'entità, e allora sarà interessante vedere come le Case costruttrici risponderanno a queste nuove sollecitazioni.*Presidente di Areté Methodos
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