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La messa si celebra online: le storie dei parroci che dicono no al coronavirus

La messa diventa social, con le chiese parzialmente chiuse, a causa dell'emergenza sanitaria coronavirus, la preghiera diventa digitale

Bisogna provare ad andare avanti, a resistere in un momento difficile. La fede è un appiglio, ma la parziale chiusura delle chiese dopo il decreto "Io resto a casa", ha portato molti parroci ad ingegnarsi perché le messe non siano del tutto sospese. Da nord a sud, lungo lo Stivale, coraggiosi parroci celebrano messa sfruttando le moderne tecnologie. Non bisogna arrendersi alla paura e il nostro giornale vuole dare spazio di un'Italia positiva che reagisce e si ingegna per continuare a fare la sua parte rispettando le ordinanze ma senza restare a guardare. Queste sono le storie di chi in tempo di coronavirus non si arrende e unisce i fedeli in preghiera, grazie alla moderna tecnologia.

Una volta c'erano la televisione e la radio a trasmettere le celebrazioni. E ci sono ancora, ma adesso i social aiutano a seguire persino la messa della parrocchia sotto casa. Domenica scorsa ha iniziato il Pontefice, in collegamento via streaming dalla Bibiloteca Apostolica di Roma, in occasione dell'Angelus. Poi via via, l'idea ha preso piede. A Castiglione d'Adda, nel lodigiano, il parroco del paesino epicentro della zona rossa, monsignore Gabriele Bernardelli, racconta all'Adnkronos come i suoi fedeli, la sua comunità, affronta questo momento difficile, che per loro è iniziato già a fine febbraio. "Quest'anno la Quaresima coincide con la quarantena - ironizza monsignore Bernardelli - i fedeli non possono partecipare alle messe, che vengono celebrate privatamente come prevedono le sagge direttive ecclesiastiche e civili, vengono in maniera sporadica in chiesa a pregare o ad accedere un cero e a cercare conforto, ma niente assembramenti proprio per evitare il rischio del propagarsi del contagio. La comunità va avanti attraverso i social - spiega ancora monsignore Bernardelli - in questo modo rimaniamo in contatto e questa sera celebreremo la messa attraverso YouTube dal sito della parrocchia. C'è speranza. - conclude - I nostri cuori sono uniti malgrado preoccupazioni e apprensioni".

A Cesena nella parrocchia di San Giuseppe Artigiano a Villachiaviche la messa si segue su YouTube. "Alle 20.30 celebrerò messa da solo tramite diretta YouTube. Chiunque potrà seguire in diretta dal proprio computer, televisione o cellulare la celebrazione, collegandosi al portale della parrocchia cliccando sopra 'segui la messa in diretta - avvisa don Daniele che dirà messa anche la domenica all'alba. "Celebrerò una messa per devozione, a chiesa chiusa alle 7.30 del mattino come ogni domenica, l'orario per me preferito per vivere l'Eucarestia". A Cusano Milanino, grazie a don Fabio Zanin, giovane prete attivo sui social, la messa domenicale viene trasmessa sulla pagina Instagram della parrocchia.

Non solo YouTube e Instagram, ma anche le altre piattaforme aiutano il contatto virtuale coi fedeli. La parrocchia di San Francesco di Paola a Palermo, sfrutta Facebook per aggiornare i fedeli attraverso messaggi e pensieri sulla propria pagina: "Nell’Eucarestia che celebriamo in privato - si legge -, scorrono i vostri volti, le vostre famiglie, i nostri nonnini, i bambini, gli ammalati, gli habitué quotidiani che ogni giorni puntuali vengono a pregare in parrocchia".

Seguitissima, da un intero paese, la messa in diretta Facebook di Don Claudio presso la parrocchia Sant'Anna di Sciara, in provincia di Palermo. Ogni pomeriggio sono tutti collegati per seguire la celebrazione. "Tocca ancora fare un sacrificio - scrive Don Claudio -, ed evitare più spostamenti possibili, state in casa nel pomeriggio. Usiamo ancora questa restrizione per evitare il dilagare di situazioni che diventerebbero dannose per la nostra salute. Da Padre e Pastore uscite proprio se avete necessità". E proprio Facebook è la modalità più utilizzata e più immediata utilizzata dai parroci.

La fede insomma corre sui social, in provincia di Macerata, tante piccole parrocchie si stanno organizzando con lo streaming diretto. Basta una connessione di buona qualità e la messa è servita.

Ad Empoli, don Renato Bellucci, parroco di Avane e Pagnana, ha caricato sul proprio profilo Facebook la registrazione della funzione religiosa del mattino in modo che i fedeli potessero seguirla a qualunque orario. Una sorpresa inaspettata che ha reso felici i fedeli in un momento in cui c'è ben poco per cui sorridere.

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