Mestre, chiusa moschea abusiva allestita in un negozio

L'associazione culturale non ha osservato le leggi comunali e ha utilizzato i locali presi in affitto per uno scopo diverso da quello a cui era destinato

Mestre, chiusa moschea abusiva allestita in un negozio

Era stato trasfomato in un luogo di culto abusivo della comunità del Bangladesh. Per questo motivo la polizia locale veneziana, dopo diversi sopralluoghi, ha messo i sigilli al negozio di Mestre affittato dal Centro culturale 'Casa dell'orientamento' e riconvertito in moschea.

"Abbiamo chiuso un centro di culto abusivo ma non è una questione di libertà religiosa - ha commentato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro -. Non ci facciamo prendere in giro da nessuno. Come era evidente fino dal principio la struttura non era idonea e si voleva aggirare la legge. Pretendiamo rispetto da tutti".

​"L'associazione culturale è venuta meno all'osservanza delle leggi comunali utilizzando i locali presi in affitto per uno scopo diverso da quello a cui era destinato, intervenendo con opere abusive e creando disagio ai cittadini residenti anche a causa dal sovraffollamento dei locali", ha spiegato al Gazzettino l'assessore all'edilizia privata Massimiliano De Martin.

Le segnalazioni

A segnalare la conversione del negozio in moschea sono stati alcuni residenti. Sono così scattati i controlli della polizia municipale, seguiti dalla prima ordinanza che imponeva il ripristino dello stato iniziale dell'immobile. Poco dopo è partita una seconda diffida che dava tre mesi di tempo per demolire le opere realizzate senza permessi.

I vigili sono quindi intervenuti dopo una terza comunicazione. "Il provvedimento è rigoroso ma non intende limitare la libertà di culto. Tutto deve avvenire nel rispetto delle norme e dei cittadini", ha concluso De Martin.

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