I tagli ci sono, così come c'è il referto del pronto soccorso, con i medici che lo hanno curato e dimesso con prognosi di 7 giorni. La sua versione dei fatti, però, già da subito lasciava adito a qualche dubbio, per via di alcune contraddizioni. La vicenda riguarda l’aggressione, avvenuta, nel pomeriggio di mercoledì scorso, a uno studente quattordicenne di Ventimiglia, assalito da due persone, forse stranieri, che lo braccano poco lontano da casa, ferendolo con una lametta da barba, per chissà quale motivo.
Forse un tentativo di rapino. Lui, tuttavia, appassionato di arti marziali - ju jitsu, in particolare - riesce a difendersi, sferrando prima un calcio nei genitali di uno dei due aggressori; quindi, un pugno in faccia al secondo. In realtà, quell’aggressione denunciata nei minimi particolari dalla madre ai carabinieri - probabilmente ignara dell’accaduto- non c’è mai stata. I militari sono giunti questa conclusione, dopo una breve indagine e dopo aver raccolto alcune testimonianze, tra cui quella del giovane. Restano, comunque, parecchi gli interrogativi da chiarire.
Quei graffi sulle braccia, infatti - gli stessi che possiamo vedere in alcune foto divulgate dalla madre - ci sono davvero. Se li sarà procurati da solo? E per quale motivo? Trattandosi di un minorenne, gli investigatori evitano di scendere nei particolari della vicenda e probabilmente sarà necessario sbrigare qualche altro accertamento, prima di avere un quadro più chiaro dell’accaduto. Data la giovanissima età non dovrebbe essere adottato alcun provvedimento nei suoi confronti, qualora fosse confermato che la sua denuncia era totalmente inventata. La madre aveva raccontato, che il figlio era stato aggredito per strada, poco dopo essere uscito da casa.
Alla vista di due uomini sospetti, il ragazzino aveva subito nascosto in tasca lo smartphone. E’ allora, secondo quanto raccontato nella denuncia, che il primo dei due fantomatici aggressori estrae una lametta, ferendolo al volto. Il quattordicenne, per pronta risposta, sferra un calcio nelle parti basse dell’uomo e a quel punto entra in scena il compare, anch'egli armato di lametta, che prova ad aggredirlo.
Il ragazzino racconterà di essersi difeso pure da quest'ultimo, parando i fendenti, ma procurandosi diverse ferite a mani e braccia. Insomma, un racconto ben articolato e davvero non si capisce il perché di questa messa in scena.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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