Cronache

Migranti, ancora sbarchi. L'Ong: "L'Ue ne faccia entrare altri 110"

Lampedusa al collasso continua ad essere presa d'assalto, mentre Alarm Phone chiede alla Guardia costiera italiana di soccorrere altri 110 stranieri a bordo di un'imbarcazione in zona sar maltese

Migranti, ancora sbarchi. L'Ong: "L'Ue ne faccia entrare altri 110"

Proseguono senza sosta gli sbarchi sulle coste del nostro Paese, con Lampedusa presa letteralmente d'assalto da gruppi di migranti che a ritmo incalzante continuano a raggiungere la più grande delle isole Pelagie. Incuranti dello stato in cui si trovano gli hotspot italiani, gli operatori di Alarm Phone, la piattaforma che si occupa di monitorare la situazione nel Mar Mediterraeno, insistono: "Salvate le 110 persone in difficoltà nell'area Sar di Malta".

Lampedusa al collasso

È tristemente risaputa la condizione in cui versa l'isola di Lampedusa, dove da tempo continuano ad essere ospitati centinaia e centinaia di cittadini stranieri, spesso risuciti a scappare dai centri d'accoglienza ed a far perdere le proprie tracce. Soltanto oggi, stando a quanto riferito da AdnKronos, si sono verificati ben 3 sbarchi. Il primo ad essere avvistato è stato un natante che trasportava a bordo 12 uomini di nazionalità tunisina. Intercettati dalle Fiamme gialle, gli extracomunitari sono stati fatti sbarcare al Molo Favaloro e poi accompagnati all'hotspot locale.

È stata quindi la volta di un barcone carico di migranti, ben 65 persone. Raggiunta dagli uomini della Capitaneria di porto, l'imbarcazione è stata scortata fino al Molo Favaloro ed ai passeggeri è stato consentito scendere a terra per ricevere i primi soccorsi. Si tratta di cittadini stranieri provenienti dalla Libia, fra loro anche 32 donne e 5 minori, almeno secondo quanto dichiarato. Tutti quanti saranno poi trasferiti all'hotspot di contrada Imbriacola.

Ma gli sbarchi non si sono conclusi qui. Più tardi, infatti, la Guardia di finanza è dovuta nuovamente intervenire per intercettare un terzo barchino, con a bordo 41 persone. L'imbarcazione, ancora una volta, è stata fatta approdare al Molo Favaloro. Anche in questo caso si tratta prevalentemente di uomini: fra le 41 persone, infatti, ci sono solo 4 donne e 6 minori. Tutti quanti raggiungeranno presto il centro di contrada Imbriacola, che prima di oggi ospitava già 277 cittadini stranieri a fronte di una capienza di 250 posti.

La richiesta di Alarm Phone

Come se ciò non bastasse, continua l'attività di ricerca e recupero nelle acque del mar Mediterraneo. Proprio oggi Alarm Phone ha segnalato la presenza di un'imbarcazione in difficoltà in zona sar maltese. "L'imbarcazione si muove lentamente nella Sar di Malta ma è sovraffollata e in condizioni instabili. Richiede urgente soccorso in un porto sicuro europeo", ha scritto su Twitter l'associazione di volontari. E ancora: "110 persone in difficoltà nella zona Sar di Malta. Seabird di Seawatch le ha individuate dopo che hanno chiamato Alarm Phone. La barca si muove lentamente, è sovraffollata e precaria. Hanno bisogno di un salvataggio immediato e di accoglienza in un luogo sicuro in Europa".

Da qui la richiesta di tempestivo intervento rivolta sia alle autorità maltesi che alla Guardia costiera italiana. È di pochi minuti fa l'ultimo messaggio: "110 persone sono ancora in pericolo in SAR #Maltese. Il vento si fa più forte e la barca sta rallentando. Le persone sono sempre più disperate e hanno finito cibo e acqua.

Ogni ritardo mette a rischio le loro vite #DontLetThemDrown!".

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