Cronache

Migranti, arrestato il "Generale": "Li faccio entrare tutti in Italia"

Medhane Yehdego Mered, eritreo di 35 anni, è stato bloccato in Sudan ed estradato in Italia. È uno dei trafficanti di migranti più attivi sulla rotta libica

Migranti, arrestato il "Generale": "Li faccio entrare tutti in Italia"

Lo chiamano "il Generale". E in Italia ha fatto entrare illegalmente ottomila migranti. Ieri Yehdego Medhane Mered, eritreo di 35 anni, è stato estradato in Italia dal Sudan (guarda il video). È ritenuto essere uno dei più importanti capi delle organizzazioni criminali specializzate nel traffico di migranti.

Yehdego Medhane Mered ra stato arrestato in quel Paese lo scorso 24 maggio. Ieri è arrivato in Italia a bordo di un velivolo atterrato all'aeroporto di Ciampino intorno alla mezzanotte. Adesso è accusato di essere il capo e organizzatore di uno dei gruppi criminali di maggiore importanza tra quelli operanti tra il Centro Africa e la Libia dedito al traffico di migranti attraverso il deserto sahariano, prima, ed il Mar Mediterraneo, poi. Un'attività molto redditizia che gli crea qualche "preblemino" di riciclaggio. "Medhane chiede se può avere problemi visto che ha del denaro - si legge nelle carte dell'inchiesta - Abdu risponde che l’importante è utilizzarlo con attenzione senza dare nell’occhio […] Medhane si informa come può gestire i soldi guadagnati, Abdu lo informa che il governo della Svezia controlla tutti i passaggi bancari e fa molte domande su tutto, Medhane chiede se è possibile andare in Dubai, mettere i soldi in banca e rientrare in Europa, Abdu risponde che non ci sono problemi, perché basta mettere i soldi in una banca internazionale […] Prima di concludere Medhane informa Abdu che in Eritrea sta comprando una casa del valore di 13 milioni (non specifica la valuta, ndr) […]".

Le indagini condotte dalla procura di Palermo, sfociate nelle operazioni "Glauco" e "Glauco 2", avevano messo in luce il ruolo di primaria importanza di Yehdego Medhane Mered nel traffico di esseri umani, ottenendo nei suoi confronti numerosi elementi di prova. A luglio 2014, come rivela il Corriere della Sera, Medhane spiega che "solo quest’anno (cioè nei primi sei mesi del 2014, ndr) ha lavorato molto bene e ha fatto partire 7.000-8.000 persone" dalla Libia all’Italia. È lui stesso a svelare il modo di aggirare la Marina italiana: "Appena la barca arriva nelle acque internazionali viene subito soccorsa dalle navi italiane". Per quei viaggi, i migranti sborsavano dai 4.000 ai 5.000 euro a testa per il solo trasferimento dai Paesi dell'Africa centrale alle capitali del Nord Europa, passando attraverso la Libia e l’Italia.

A Tripoli Medhane poteva contare sulla protezione di alcuni agenti della polizia locale che, dopo aver intascato le mazzette, fingevano di non vedere il traffico di uomini.

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