Nelle stesse ore in cui tutte le polizie europee danno la caccia ai responsabili degli attentati di venerdì scorso a Parigi, non si ferma il flusso inarrestabile di migranti che dalle coste della Turchia proseguono negli sbarchi verso quelle europee.
Ieri al Pireo sono sbarcati 6500 rifugiati provenienti dalle isole di Mitilene e Samos, portati dalla nave governativa "Elefterios Venizelos"; questa mattina altre tre navi hanno attraccato al porto di Atene sbarcandovi quasi cinquemila persone raccolte sulle isole egee di Lesbo e Chio.
L'emergenza però non si ferma nemmeno sulle coste italiane: ieri a Pozzallo, in Sicilia, sono sbarcati trecento migranti e uno scafista è stato arrestato dalla Polizia di Stato. In Slovenia le autorità hanno comunicato che nel territorio nazionale sono entrati 7300 profughi nelle ultime ventiquattr'ore. Da Lubiana hanno comunicato che da metà ottobre i confini sloveni sono stati varcati dalla cifra-monstre di 218mila persone.
Nel frattempo la procura di Parigi ha confermato che almeno uno degli attentatori di venerdì sarebbe transitato per la Grecia passando con le masse di migranti. Ci sarebbe "concordanza" tra le sue impronte digitali e quelle rilevate in Grecia durante un controllo.
Non tutti i migranti sono terroristi, naturalmente, e anzi molti di essi scappano proprio dai tagliagole dello Stato islamico.
La drammatica assenza di controlli efficaci ai confini esterni ed interni dell'Unione Europea, però, rende di fatto la grande migrazione in atto nei Balcani da ormai quattro mesi l'occasione migliore per infiltrarsi in Europa e portarvi la jihad.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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