L'inclusione come mantra in grado di racchiudere tanto le istanze Lgbt quanto la gestione aperturista in favore dei migranti: la ratio di un libro, "Migranti LGBT: Pratiche, politiche e contesti di accoglienza", un testo curato da Noemi Martorano e Massimo Prearo, potrebbe essere interpretata così.
Nella descrizione del libro, che si trova per esempio sul sito di uno dei due curatori, si legge tra le varie indicazioni che: "Questo libro tratta della richiesta di protezione internazionale da parte di soggetti perseguitati nei loro paesi d’origine per la loro identità di genere o il loro orientamento sessuale, e propone un’analisi socio-politica delle logiche istituzionali e delle dinamiche comunitarie che le persone migranti LGBT si trovano ad affrontare in Italia". Esiste dunque un tema poco indagato, tanto dal punto di vista giornalistico quanto da quello scientifico. Quello che per gli autori merita di essere analizzato.
In effetti, non è così comune leggere della questione dei migranti, tenendo in considerazione pure la sfera dell'orientamento sessuale. E le storie personali di coloro che cercano rifugio sulle nostre coste possono interessare anche quella sfera. Per quanto quest'opera stia balzando agli onori delle cronache per motivi anche differenti. Intanto questo libro è stato finanziato attraverso quelli che sembrerebbero soldi pubblici.
L'edizione odierna de La Verità cita due voci: 20 mila euro provenienti dall'Università di Verona; 50 mila euro del ministero dell'Università. Che in totale farebbero 70 mila euro. Dicesi "fondi Prin", ossia fondi destinati a progetti che presentano la caratteristica di essere "rilevanti" per il territorio nazionale. Poi l'accento, una volta sottolineati questi aspetti, può essere spostato sui messaggi contenuti nell'opera.
Sempre secondo quanto ripercorso dalla fonte sopracitata, il libro presenta pure qualche critica alla "destra" o alla "estrema destra". Viene citato almeno un episodio. E fin qui, nulla di nuovo. Ma è possibile che "Migranti LGBT: Pratiche, politiche e contesti d'accoglienza" prenda posizione nei confronti delle scelte di questa o quella parte politica?
All'interno dell'opera riportato un virgolettato, mediante cui si palesa una critica diretta nei confronti della cosiddetta "linea dura" sull'immigrazione del leader del Carroccio (ed ex ministro dell'Interno nel governo gialloverde): "Il decreto Salvini è una tappa di un lungo percorso di inferiorizzazione, repressione, stigmatizzazione,vulnerabilizzazione degli immigrati". Questo sembrerebbe a tutti gli effetti un giudizio politico. Matteo Salvini, insomma, rappresenterebbe un ostacolo all'inclusione. Una considerazione che viene presentata in un testo che, stando alle informazioni che abbiamo appreso, è stato finanziato dal Miur.
Questo elemento, con buone probabilità, è quello che può destare maggiore stupore, con tutte le domande del caso.
Esistono migranti che scappano dal loro paese d'origine perché perseguitati a causa del loro orientamento sessuale: un dramma che l'Occidente non può sottovalutare. Ma era proprio necessario gettare Salvini nella mischia? In un libro che ha avuto la possibilità di ricevere finanziamenti? Sono domande che riteniamo legittimo porre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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