Cronache

Milano, la grande abbuffata buonista: "Salvini ha zero umanità"

La tavolata "multiculturale" a Milano. Mentre in periferia gli italiani protestano: "Noi abbandonati"

Milano, la grande abbuffata buonista: "Salvini ha zero umanità"

Mentre parco Sempione "multiculturale" è vestito a festa, una signora italiana infila qualche biscotto nella busta sperando di non essere vista. È arrivata al centro anziani per ritirare il suo pacco di alimenti: pasta, fagioli e tonno. Il poco per sopravvivere. Sono due immagini, lontane nei luoghi ma così vicine nel significato. In centro migliaia di cittadini rispondono all'appello buonista del sindaco Sala e dell'assessore Majorino partecipando alla tavolata per l'accoglienza. E mentre extracomunitari festanti ballano a ritmo di musica, a Giambellino gli abitanti delle case popolari lamentano lo stato di abbandono (guarda qui il video).

Due mondi opposti. Quasi 10mila persone si sono ritrovate a parco Sempione per un banchetto multietnico lungo 2,7 km. Tavoli stile birreria, cibo portato da casa e tante associazioni a corredare una giornata all'insegna dell'integrazione. Una grande abbuffata dal titolo "Ricetta Milano" che chiude la rassegna "Insieme senza muri", ben 35 giorni sull'onda dell'integrazione dopo la marcia pro-immigrati organizzata un anno fa nella città meneghina. "Sono venuto qui a mangiare e a conoscere qualcuno", racconta un migrante arrivato in Italia nel 2014 e con in tasca un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Cappello rosso in testa, canottiera, l'italiano un po' claudicante. Poco distante da lui, un dj spara musica a tutto volume e decine di extracomunitari ballano scattandosi selfie con i loro cellulari. Più avanti, un gruppo di volontari con la maglietta arancione organizza una partita di calcetto multiculurale. Ai tavoli bambini, famiglie, ragazzi. "Siamo venuti perché questa è una occasione per stare insieme in un modo diverso, senza doversi preoccupare a quale cultura si appartiene", dice un giovane con la chitarra in mano. A sparecchiare i tavoli lasciati sporchi dai partecipanti ci sono, tra gli altri, i volontari della Ong musulmana "Islamic relief". "È una occasione - spiega una ragazza velata - per condivisione di qualcosa che unisce i popoli, come il cibo, che da una parte ci caratterizza e dall'altra ci unisce perché tutti mangiamo almeno due volte al giorno".

Molti dei partecipanti considerano la grande tavolata della sinistra milanese come un messaggio e una risposta alle politiche di Matteo Salvini sui migranti. Tra loro anche Cecile Kyenge. "Io credo servano dei messaggi forti come questo - afferma l'ex ministro al Giornale.it - contro le politiche che stiamo vedendo. Soprattutto contro quello che sta facendo il ministro Salvini. Anzi, contro la sua propaganda, visto che a quanto pare è ancora in campagna elettorale. Sotto la voce tolleranza zero, per quanto mi riguarda umanità zero". Duro contro il leghista anche Roberto Saviano, che dal palco a margine della tavolata (guarda il video) lo accuserà di non conoscere "l'Abc del suo mestiere": "Spero che una parte del M5s si accorga di essere diventato stampella di un partito violento e xenofobo".

Nelle stesse ore, però, nella periferia profonda di Milano, Forza Italia organizza una controtavolata per distribuire beni di prima necessità alle famiglie italiane bisognose. "Abbiamo voluto dare un messaggio di vicinanza e affetto ai tanti italiani che vivono in una condizione di disagio nelle periferie di Milano", spiega Gianluca Comazzi (Forza Italia). Il rischio è di fare discriminazioni al contrario. "Stiamo morendo qui - dice una residente della zona 6 -. Beppe Sala dopo le elezioni non si è più presentato. Io gli dico di andarse, non è proprio il sindaco di Milano. C'è gente in questo quadrilatero che ha ancora i lavandini in pietra".

Il degrado regna sovrano. "Qui abbiamo topi e tutta la merda che lasciano in giro. Non c'è un custode, rompono, spaccano, disfano", urla una donna. "Gli italiani sono tutti abbandonati", gli fa eco un anziano. Tanti, tra queste mura scrostate delle case popolari, sentono lontana la festa di immigrati e stranieri a parco Sempione. "Qualcosa di indicibile", sopirano. È come se non li toccasse da vicino. Certo anche i migranti "sono umani", ragiona un residente, "ma non hanno dato niente a questa città mentre io ho sempre lavorato". Il non detto è facile da intuire: lo Stato dovrebbe prima pensare agli italiani e solo dopo ad organizzare pranzi al parco. "La sinistra ha la cultura dell'effimero - chiosa Fabrizio De Pasquale, consigliere comunale di Forza Italia -.

Volevano stabilire il record della tavolata più lunga, come se a quelli che abitano qui a Giambellino o a Grattosoglio e Quartoggiaro interessasse qualcosa che il Comune ha vinto il record del banchetto più lungo".

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