"Fai Calabria avvisa che Equitalia Sud sarà oggetto di attenzione nella persona del suo presidente, becero uomo d’affari e servitore del potere economico". In una lettera di tre pagine inviata a Calabria Ora, gli anarchici della Federazione anarchica informale, gli stessi che hanno rivendicato l'attentato a Adinolfi, minacciano un'azione contro Equitalia. Questo perché "la riscossione in Italia è divenuta una ruberia al popolo che sarà segnata con il marchio della vita".
Poi la minaccia punta più in alto: "Diciamo a Monti che lui è uno dei 7 rimasti e che il Popolo non ha nessun interesse a rimanere in Europa, a salvare le banche, a saldare i conti di uno Stato che ha sperperato per conto proprio, nessun interesse ad acquistare aerei a propulsione nucleare, ad avere Maserati blindate, nessun interesse a pareggiare un bilancio di chi dopo 60 mesi va in pensione milionaria, il Popolo ci ha dato mandato e sacrificheremo anche le nostre vite per la causa giusta". Il riferimento ai "sette rimasti" è alle azioni annunciate nella lettera al Corriere in cui il Fai rivendicava l'attentato a Roberto Adinolfi.
Rivolti al ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri, poi, gli anarchici sostengono: "Ha detto che se si attacca Equitalia è come attaccare lo Stato, quindi attaccheremo lo Stato anche attraverso Equitalia fin quando lo Stato non cambierà marcia a tutela del Popolo, degli Operai e delle Imprese".
In particolare sottolineano ocme ogni altro suicidio per la crisi "è ritenuto un omicidio di Stato". Per questo i terroristi chiedono di "modificare il Durc facendolo divenire strumento di compensazione tra Stato e imprese che si vedono fallite proprio perché tale documento non è più regolare per forza di cose".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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