Cronache

Tifoso viola con la maglia del Liverpool: minacciato di morte, fugge all'estero

Un tifoso della Fiorentina è stato costretto a fuggire all'estero a causa delle numerose minacce di morte ricevute dopo la partita dello scorso 3 settembre: sanzionato con un daspo di due anni in quanto filmato mentre indossava la maglia del Liverpool, ha voluto fornire la sua versione dei fatti

Alcuni tifosi della Fiorentina al Franchi
Alcuni tifosi della Fiorentina al Franchi

Un tifoso fiorentino venne filmato mentre indossava la maglia e la sciarpa del Liverpool insieme al figlio, durante la partita di Serie A Fiorentina - Juventus svoltasi lo scorso 3 settembre allo stadio "Artemio Franchi" di Firenze. E dopo la pubblicazione del video sui social network, non solo è stato sanzionato con un daspo di due anni, ma è anche stato costretto a trasferirsi all'estero a causa delle numerose minacce di morte ricevute ancor prima della notifica del provvedimento nei suoi confronti. Protagonista della vicenda è un avvocato tifoso della società viola, che ha assistito al match di qualche settimana fa indossando la casacca del club inglese.

Un gesto che le autorità hanno evidentemente letto in chiave provocatoria, ricordando la tragedia dell'Heysel che costò la vita nel 1985 a 39 persone sugli spalti durante la finale di Coppa dei Campioni fra i bianconeri e gli inglesi. E lo stesso hanno fatto numerosi utenti del web, che lo hanno ricoperto di insulti e minacciato di morte e ritorsioni. Parole convincenti, tanto da indurre l'uomo a lasciare la Toscana e l'Italia per evitare che qualcuno potesse passare dalle parole ai fatti. Dopo essersene andato però, ha dato mandato ad un collega di convocare una videoconferenza per spiegare la propria versione dei fatti, giudicando eccessivo ed inspiegabile il provvedimento preso nei suoi confronti.

A suo dire infatti, sia lui che il figlio simpatizzavano da anni per il Liverpool e prima di recarsi allo stadio per la partita (la più sentita di tutte, per i supporters viola) avevano deciso di fermarsi in un pub del capoluogo toscano e guardare in tv il "derby del Merseyside", programmato proprio per lo stesso giorno. Da lì la scelta dell'abbigliamento, per supportare la squadra allenata dal tedesco Jurgen Klopp e vincitrice della Champions League nel 2019. Visto che l'incontro finiva a poco tempo dall'inizio della sfida del Franchi, decise di andare direttamente allo stadio senza cambiarsi d'abito. Pur ammettendo di aver risposto a quelle che secondo lui erano alcune provocazioni durante i novanta minuti, ha ribadito con forza di non aver scelto il vestiario per uno sfottò di dubbio gusto.

E per questa ragione sarebbe intenzionato a ricorrere al Tar. "Ero stato in un pub con mio figlio per vedere il derby Everton-Liverpool di quello stesso giorno. Pioveva forte, siamo andati al Franchi, senza passare da casa a cambiarci. A mio figlio ho acquistato vestiti nuovi, io ho tenuto la maglia dei Reds - le parole del legale-tifoso, riportate da La Nazione​ - nel pre-partita ho sventolato la sciarpa verso i tifosi bianconeri per protestare verso i cori diretti contro la mia città. Mai avrei immaginato di essere daspato. Il mio è stato un comportamento da tifoso e da fiorentino che reagisce a offese arrivate da parte dell'altra tifoseria.

Adesso sono preoccupato, non tanto per la mia salute, ma per le ripercussioni negative di questa storia".

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