Molotov e petardi: assaltato il campo profughi di Chio

Centociquanta persone in fuga dalla tendopoli, un profugo ricoverato con un trauma alla testa

Molotov e petardi: assaltato il campo profughi di Chio

Molotov, pietre e petardi. Un assalto in piena regola quello compiuto ieri sera da un gruppo di uomini non identificati al campo profughi allestito sull'isola greca di Chio, costringendo almeno 150 persone a fuggire e un profugo siriano ad essere ricoverato perché colpito alla testa da un sasso.

Lo racconta la Bbc, secondo cui si tratta della seconda notte di violenze nel centro di accoglienza di Souda, dove attualmente risiedono circa 4mila tra migranti e richiedenti asilo in attesa di chiarire la propria posizione. Diverse tende, inclusa una che ospitava fino a 50 persone, sono state danneggiate, secondo l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr). La matrice dell'aggressione non è chiara.

La pista ovvia sarebbe quella di xenofobi ma mercoledì sono stati arrestati 4 migranti che avevano lanciato fuochi d'artificio contro alcune tende del campo: si trattava di 3 algerini ed un iraniano. Sono circa 16mila i richiedenti asilo che vivono sparsi nei diversi campi profughi nelle isole dell'Egeo

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