A quasi due anni di distanza dalla morte di Giovanna Fatello spunta una nuova pista nell'indagine sul decesso della piccola. La bimba aveva solo dieci anni quando è stata sottoposta a un intervento chirurgico a un timpano a Villa Mafalda, ma perse la vita per arresto cardiaco quaranta minuti dopo l'inizio dell'operazione.
"Non sapevamo neanche quale orecchio operare", aveva detto ai pm l'anestesista Pierfrancesco Dauri. Ma ora una testimone punta il dito proprio contro di lui: "Era al bar", racconta Maria Rollo, sorella della titolare del bar interno alla struttura. Del resto le indagini hanno individuato proprio nell'anestesia il grave errore che ha portato alla morte di Giovanna: pare, infatti, che non fosse stata azionata una valvola che permetteva l'ossigenazione.
"La morte avveniva dopo l'allontanamento ingiustificato dell'anestesista e in presenza di un altro anestesista non componente dell'equipe operatoria", scrive il pm nella richiesta di incidente probatorio.
E, come riporta il Messaggero, il secondo medico "non gestiva correttamente le vie aeree della paziente, non monitorava l'efficienza della ventilazione meccanica dopo averla avviata e non verificava visivamente lo stato di Giovanna Fatello per rilevare tempestivamente un eventuale stato di cianosi della pelle e delle mucose".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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