Cronache

Secondo le indagini Loris è stato ucciso con una fascetta elettrica

Il bambino non sarebbe stato strangolato a mani nude. Gli inquirenti in casa del cacciatore. La madre ribadisce la sua versione

Il sopralluogo degli investigatori nella zona in cui è stato ritrovato il corpo di Loris
Il sopralluogo degli investigatori nella zona in cui è stato ritrovato il corpo di Loris

Veronica Panarello non è indagata. Lo ribadiscono gli avvocati della donna, che sottolineano come a casa sua non sia "stata eseguita nessuna perquisizione, ma sono stati disposti accertamenti utili alle indagini" e che "lei è parte lesa nell'inchiesta".

Gli agenti della scientifica hanno prelevato dalla casa dei genitori a Santa Croce Camerina diari, quaderni, e altri oggetti del bambino ucciso, che secondo il legale, Francesco Villardita, servono a "ricostuire il profilo psicologico di Loris".

Nel registro la mamma di Andrea Loris Stival non ci sarebbe, dunque. C'è però un nome, la notizia è di ieri, su cui per ora gli inquirenti preferiscono mantenere il riserbo, mentre le indagini vanno avanti.

Su Veronica Panarello, sulla sua versione dei fatti, gravano però alcuni dubbi. Un video pubblicato da Corriere della Sera e Tg1 ha mostrato ieri che il figlio non sarebbe salito in auto con lei per andare a scuola, ma sarebbe invece rientrato in caso dopo un breve diverbio. Loris, al momento, non compare nelle immagini delle telecamere sul tragitto casa-scuola.

La polizia è tornata oggi sul luogo dove il corpo è stato ritrovato per nuovi rilievi. A quanto risulta dall'autopsia e dalle indagini il bambino non sarebbe stato ammazzato a mani nude, ma strangolato con una fascetta elettrica.

Il secondo punto da chiarire è il ruolo del cacciatore Orazio Fidone, che ha trovato il cadavere di Loris. Al momento si ipotizzano per lui i reati di detenzione illegale di munizioni e omicidio volontario, quest'ultimo un "atto dovuto", a quanto hanno spiegato gli inquirenti.

Una telefonata a Chi l'ha visto mette però in dubbio un suo coinvolgimento. Una donna sostiene di avere incontrato il 29 novembre Fidone "al mercato di Vittoria intorno alle 10.30-11", che dunque non si trovava a Santa Croce all'ora in cui, secondo l'autopsia, Loris è stato ucciso.

Ieri gli uomini della scientifica hanno perquisito anche la casa del cacciatore, dopo essere stati dai genitori del piccolo ucciso, che dalle pagine del quotidiano La Sicilia, chiedono "rispetto per una famiglia che soffre", mentre la mamma ribadisce: "Ma come ve lo devo dire? Quella mattina Loris l'ho accompagnato vicino alla scuola

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