Cronache

Morto in Perù il fondatore di Sendero Luminoso. Così scatenò il terrore rosso

Abimael Guzman stava scontando l'ergastolo per le sue responsabilità nella morte di quasi 69mila persone, uccise negli anni in cui era a capo di Sendero

Morto in Perù fondatore del movimento marxista Sendero Luminoso

È morto in Perù Abimael Guzman, il fondatore della formazione terroristica marxista Sendero Luminoso. Aveva messo su la cellula antigovernativa tra il 1969 e il 1970, facendo sprofondare per anni il Paese in un abisso di attentati, rapimenti e panico. Arrestato nel 2002 e processato per crimini gravissimi, si è spento a 86 anni mentre stava scontando il carcere a vita in una struttura militare di massima sicurezza.

In base alle informazioni filtrate dalle autorità peruviane, il padre di Sendero Luminoso è spirato all'interno del settore detentivo della base navale di Callao, nell'ovest del Paese. Guzman aveva avuto ultimamente una serie di problemi di salute che avevano spinto i funzionari carcerari a trasferirlo nell'ala medica della struttura. Il terrorista aveva però rifiutato il trasferimento in ospedale e aveva anche respinto il cibo per alcuni giorni. Alla fine, riferiscono i comunicati diffusi dalle autorità carcerarie, l'ergastolano è morto per "complicazioni nello stato di salute". "EÈ morto il terrorista Abimael Guzman, responsabile della perdita di innumerevoli vite dei nostri compatrioti. La nostra posizione di condanna del terrorismo è ferma e incrollabile. Solo in democrazia costruiremo un Perù di giustizia e sviluppo per il nostro popolo", ha commentato sui social il presidente della Repubblica Pedro Castillo, dopo essere stato accusato di avere nominato nel suo governo ministri con presunti legami proprio con Sendero.

L'86enne era stato condannato dalla magistratura peruviana perché considerato responsabile della morte di circa 69mila persone durante la sanguinosa "rivoluzione maoista" condotta da Sendero Luminoso contro le istituzioni nazionali a partire dagli anni '70. Lui era stato per anni l'uomo più ricercato del Paese ed era considerato dai membri della formazione rossa come "l'erede di Mao". Dopo la cattura di Guzman, la formazione marxista ha lentamente perso capacità organizzativa ed efficacia militare, anche su impulso della reazione repressiva dello Stato.

L'ultima condanna all'ergastolo a carico del fondatore di Sendero Luminoso era stata pronunciata nel 2018, per l'esplosione di un'autobomba a Lima nel 1992.

Di recente, ex membri e simpatizzanti del gruppo paramilitare avevano ventilato l'idea del perdono e della liberazione di Guzman e di altri leader terroristici, ma quella proposta non aveva ottenuto entusiasmo e approvazione né da parte dell'opinione pubblica né da parte della politica peruviana.

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