C'è ancora molto da chiarire su Massimo Giuseppe Bossetti. Soprattutto in merito alla sua vita privata e alle sue abitudini. Se infatti il muratore ha dichiarato che trascorreva le serate soltanto con la moglie e i figli e le domeniche con i genitori, ci sarebbero almeno tre testimoni pronti a smentirlo e a sostenere che il presunto assassino di Yara Gambirasio usciva anche da solo e si è recato di sera proprio nella zona dove la ragazzina di Brembate viveva con la sua famiglia. Il quadro che emerge è quello di una vita movimentata: Bossetti amava la movida e come dicono i suoi amici "non si negava i piaceri della vita". I titolari del centro estetico "L'oltremare" di Brembate di sopra parlano di frequentazioni assidue di Bossetti. Come raccontano al Corriere, "Bossetti veniva da noi almeno due volte a settimana". Inoltre, un'altra tappa fissa di Bossetti era un locale della Bassa Bergamasca a 25 chilometri dall'abitazione di Mapello. I titolari del locale affermano: "Può essere stato qui ma sinceramente non lo ricordo. Prima di questo caso non era un volto noto...". Secondo alcuni amici era uno che amava fare lo splendido, era cliente fisso alla trattoria "La Toscanaccia".
A rendere il quadro più oscuro ci sono poi le analisi dei detective secondo cui Bossetti si collegava a Internet per cercare notizie - "con continuità" - sulla morte di Yara. Secondo un collega del muratore, citato da Repubblica, "qualche volta Bossetti ci diceva che aveva da fare e se ne andava, spariva dal cantiere e no, non sappiamo dove. Uno di noi l'aveva soprannominato il caciabale, o qualche cosa del genere". In un caso pare che Bossetti 538em;">abbia lasciato il cantiere per andare dal medico, ma dal medico non c'è andato. Infine gli investigatori sono andati anche a Fuerteventura (Isole Canarie) e a Sharm el Sheik, località frequentate dalla famiglia Bossetti nelle vacanze estive del 2010 e 2011.
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