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Mps, l'ombra dei festini hard. L'ex sindaco: "David Rossi è stato ucciso"

Alle Iene l'intervista choc all'ex sindaco di Siena: "C'era una villa in cui facevano festini. Ecco perché la magistratura non ha indagato"

Il servizio delle Iene sulla morte di David Rossi
Il servizio delle Iene sulla morte di David Rossi

La morte di David Rossi, capo comunicazione di Monte dei Paschi di Siena, è ancora avvolta nel mistero. Per la procura senese si è trattato di suicidio (due archiviazioni), ma la famiglia dell'ex banchiere non è convinta. Ci sono quel video, la caduta di schiena e le ferite sul corpo di Rossi che lasciano molti interrogativi aperti.

Ieri, durante la puntata domenicale de Le Iene, l'inviato Antonino Monteleone ha costruito - di nuovo - uno servizio sul presunto suicidio di Rossi. Per giorni la Iena ha cercato di parlare con molti testimoni validi, registrando però solo "omertà". Questa volta sono presenti anche dichiarazioni "bomba" dell'ex sindaco di Siena (1993-2001) ed ex dirigente della banca, Pierluigi Piccini.

"Ma se uno volesse ipotizzare che quello di David è stato il suicidio di un ragazzo che ha vissuto la cresta dell'onda?", chiede Monteleone all'ex sindaco. "Tutte cazzate", risponde l'interlocutore. "Lui ha gestito più di 50 milioni di euro in 4 anni...aveva le porte aperte dappertutto".

Davanti alle telecamere Piccini precisa di avere "seri dubbi" sull'ipotesi del suicidio. Ma quando non sa di essere ripreso aggiunge: "David fa un errore storico: lui dice che sarebbe andato dai magistrati a raccontare tutto e dice: 'Io di questa città conosco tutto, dai tempi del Piccini ad oggi'". Insomma: qualcuno avrebbe voluto chiudere la bocca a Rossi per evitare che parlasse? "La città è convinta che sia stato ucciso".

Un'altra anomalia riguarda l'assenza di memorie e appunti da parte di Rossi. Non viene ritrovato alcuno scritto sul suo conto. "Mi sembra strano", dice Piccini a Le Iene, visto che lui era solito prendere molti appunti quando era il suo capo ufficio stampa. Piccini conosce bene la storia del presunto suicida. Perché i rapporti banca, partito, città erano molto stretti. E chi si trova nell'ufficio stampa di un sindaco conosce i legami con Mps. È inevitabile. "Che lui avesse un particolare appeal all'interno della banca - aggiunge l'ex sindaco - anche perché era il braccio destro di Mussari e potesse gestire tanti soldi...questo sì". Ma poteva essere anche all'interno delle decisioni chiave della banca? "Questo sì", dice Piccini. "Come addetto stampa per forza doveva saspere le operazioni, quelle da dire, quelle da non dire...".

Insomma: Rossi non poteva essere un uomo distrutto che si è lasciato andare al suicidio. "Ha dialogato con tutti i direttori di tutti i giornali d'Italia - dice Piccini - non aveva un problema di lavoro". Dietro ci sarebbe "una storia parallela". "Un avvocato romano - rivela Piccini - mi ha detto: 'Ma perché vi rigirate tanto i coglioni'. Ma scusa perché? Era un'amica mia dove marito era nei servizi...ma guarda, dice: 'Devi indagare su alcune ville tra l'aretino e il mare...e i festini che facevano lì. Perché la magistratura potrebbe anche aver abbuiato tutto perché scoppia una bomba morale, non so se mi sono spieagato. Questo filone non è mai stato preso". E ancora: "Questo mio amico avvocato romano mi ha detto: 'Non state lì a girare tanto le scatole. C'è una villa tra Siena e Arezzo e c'è una villa al mare, dove facevano i festini'. Chi andava a queste feste? Ci andavano anche i magistrati senesi, ad esempio? Mah...Ci andava qualche personaggio nazionale? Mah...La cocaina gira a fiumi in questa città".

Possibile sia questo il motivo delle due archiviazioni sulla morte di David Rossi? "Io a un certo punto io posso anche capire magistratura che di fronte ad una cosa del genere cerchi di chiudere perché altrimenti diventa una cosa molto difficile". Se anche fosse vera la dichiarazione di Piccini sulla magistratura, su cui però al momento non ci sono riscontri, resta da capire perché allora l'ex capo comunicazione di Mps sarebbe stato ucciso. "Si sono mangiati una banca - dice l'ex sindaco - Perché si sono mangiati una banca?"

Alla fine dell'intervista "rubata", l'ex (e forse futuro) sindaco ha scoperto i microfoni nascosti degli intervistatori: "Se esce una mezza parola vi denuncio... Io sono candidato a sindaco, mi volete mettere contro la magistratura?", ha detto.

E un giorno dopo la realizzazione dell'inchiesta ha annunciato querela contro le Iene.

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