Multate le ambulanze in attesa davanti al pronto soccorso

Gli operatori: "Non si può andare avanti così", ma il sindaco Gian Vittorio Campus si difende: "L'amministrazione comunale ha sempre cercato soluzioni. Occupare abusivamente una corsia, costituendo un pericolo, è creare problemi"

Multate le ambulanze in attesa davanti al pronto soccorso

Dopo Roma, anche a Sassari vengono multate le ambulanze, anche se le circostanze sono diverse. Mentre nella Capitale il problema sarebbe sorto in seguito alla trasformazione dell'area in questione in zona a traffico limitato, nella città sarda le sanzioni stanno scattando perché i mezzi di soccorso vengono effettivamente trovati fermi in divieto di sosta. Una scelta che gli operatori delle ambulanze sono costretti a compiere per poter accompagnare i pazienti all'ospedale sassarese Santissima Annunziata, dato che non vi sono parcheggi disponibili.

"Non basta che devono stare ore in attesa, perché il pronto soccorso comunque non regge la situazione... Quando escono, e sono sudati, tutti bardati, dopo ore, si trovano la sorpresa sul parabrezza dell'ambulanza, ossia il verbale dei vigili urbani", spiega Gianni Mura, operatore della Misericordia, ai microfoni de "L'Unione Sarda". La realtà, purtroppo, è questa: dinanzi al Santissima Annunziata non si trova posto per le ambulanze. In viale Italia, strada sita proprio di fronte al nosocomio, c'è addirittura divieto di sosta. Il risultato è che molti mezzi, costretti a fermarsi davanti all'ospedale per accompagnare i cittadini bisognosi di assistenza, vengono sanzionati. "Non so cosa succederà, perché così non si può andare avanti", dichiara anche Francesca Virdis, rappresentante dell'associazione di volontariato Sassari Soccorso."Già è pesante la situazione, in più ci ritroviamo ad avere queste sorprese... mi sembra veramente ridicolo".

Un tempo, proprio a causa di mancanza di posteggio, i mezzi potevano sostare nel cortile dell'ospedale, in attesa di poter ripartire. Adesso, però, nelle aree prima a disposizione si trovano le tende da campo. L'intenzione non è quella di cercare un responsabile su cui far ricadere tutte le colpe, ma trovare al più presto una soluzione, come affermato anche dall'operatore di Croce Blu Sassari Federico Pintus. "Noi così non possiamo assolutamente lavorare", insiste Pintus."La situazione in cui ci troviamo è già gravissima. Come dicono i colleghi, è impossibile andare avanti così. Non possiamo certamente mettere le ambulanze nei parcheggi a pagamento".

Nessuna sanzione verrà pagata. E intanto si cerca una nuova area dove far stazionare i mezzi di soccorso in attesa. Sul caso è naturalmente intervenuto il sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus."I mezzi si trovavano chiusi e vuoti e occupavano abusivamente la carreggiata, l’unica corsia verso l’uscita della città in quella zona, creando un gravissimo pericolo per la circolazione", ha spiegato il primo cittadino, come riportato da "SassariOggi". "L’amministrazione comunale ha sempre cercato soluzioni per affrontare il problema della sosta delle ambulanze vicino agli ospedali. Durante il lockdown era stato chiuso al traffico un intero tratto di strada per consentire ai mezzi di soccorso di arrivare facilmente e di sostare", ha aggiunto, specificando che anche a settembre, con l'aumento dei positivi, il comune aveva cercato nuove soluzioni."Il Comune, facendosi carico di una serie di polemiche, ha bloccato un tratto del percorso di Sirio per consentire la sosta delle ambulanze, in attesa che le strutture sanitarie trovassero spazi idonei”. Adesso, tuttavia, il problema si è ripresentato e, secondo il sindaco, nessuno avrebbe informato l'amministrazione comunale. "Così le ambulanze, a motore spento, chiuse, vuote, senza né operatori né pazienti all’interno, hanno deciso di occupare la carreggiata, destinata al passaggio delle auto e dei mezzi.

Gli agenti, come previsto dal codice, hanno preavvisato ma nessuno è arrivato per spostarle, né per dare alcuna spiegazione", ha raccontato Campus, prima di concludere: "Occupare abusivamente una corsia, creando pericolo per l’incolumità dei cittadini e senza avvisare il Comune perché possa predisporre i necessari provvedimenti di regolazione del traffico è creare problemi e non cercare insieme di risolverli".

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