Muore in un incidente, due ladri gli rubano lo smartphone

Prese due persone in Liguria: non si erano fatti scrupoli a derubare il giovane appena morto in un incidente stradale e la ragazza incosciente

Muore in un incidente, due ladri gli rubano lo smartphone

Rubare lo smartphone a un ragazzo appena morto in un incidente e alla fidanzata di quest'ultimo, ancora viva, ma incosciente e incapace di reagire.

E' un fatto gravissimo quello smascherato dalla polizia postale di Imperia che ha denunciato per ricettazione due persone: un sanremese di 45 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio, sospettato di essere l'autore del furto o, comunque, dell'appropriazione dei due telefoni e un cinese di 33 anni, titolare di un negozio di riparazione e vendita di telefonini, trovato in possesso di uno dei due dispositivi rubati.

La vicenda risale al 22 giugno scorso, quando sull'Aurelia, in località Garbella di Imperia Porto Maurizio, si verifica un tragico incidente. Manuel Crusco, 19 anni, di Arma di Taggia, si schianta in sella alla propria motocicletta contro un mezzo della nettezza urbana. Sul sedile posteriore viaggia la fidanzata Sara. Per lui non c'è nulla da fare; la giovane, invece, si salva, ma è gravissima. Nel giro di pochi istanti dal terribile scontro, il luogo dell'incidente diventa un brulicare di gente: forze dell'ordine, soccorritori, curiosi e via dicendo. Pochi giorni dopo, il padre del ragazzo si rivolge alla polizia denunciando la sparizione dei due telefonini: quello del figlio e, naturalmente, quello della fidanzata dello stesso.

Partono le indagini (guarda il video) e gli uomini della polizia postale, grazie a una serie di riscontri incrociati, intercettano i due smartphone (altrettanti Iphone 5S), con i presunti autori. Il quarantacinquenne dice di aver trovato i due telefoni sotto il campo sportivo di Imperia e di non conoscere i proprietari.

Tuttavia, da un'analisi dei due smartphone si scoprono ancora le tracce dei due ragazzi che - malgrado l'avvenuta manomissione dei dispositivi - non erano state del tutto cancellate. L'accusa di ricettazione, in questo caso, è più grave del furto.

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