Quest'anno, per gli italiani vigilia e giorno di Natale senza cappotto. Il nostro Paese sta vivendo un'ondata di caldo record con la temperatura che ha toccato punte tra i 18 e i 20 gradi in tutta la riviera di Ponente mentre la notte di Natale sarà ricordata dai torinesi come la più calda degli ultimi 150 anni. Difatti, secondo l'osservatorio della Società Meteorologica Italiana poco dopo mezzanotte a Torino si è registrata una massima di + 17,8 °C, valore registrato l'ultima volta nel 1865.
Responsabile di questa ondata di caldo è il vento di foehn che ha surriscaldato un'aria già tiepida in origine (registrati +9 C a 1500 m sulle Alpi), portando il termometro su livelli da serata primaverile. L'Europa sembra spaccata in due dal meteo. Difatti si registrano 22 gradi di differenza tra la temperatura massima toccata a Marsiglia (26 gradi) e quella toccata a Varsavia (4 gradi). La causa è l'assenza delle correnti fredde provenienti dall'Artico che hanno permesso l'arrivo di quelle calde del Sahara che hanno investito tutta la nostra penisola. Su buona parte degli Appennini ancora non è caduto un fiocco di neve, ma la pioggia caduta è quella che solitamente cade in sei mesi.
Per Natale, difatti, è stata emanata un'allerta maltempo arancione in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. E l'acqua resta la protagonista su Venezia dove la marea ha raggiunto i 119 cm alle 8.05. Il prossimo picco è previsto mezz'ora dopo la mezzanotte a 100 cm, come scritto nell'ultimo bollettino del Centro previsioni e segnalazioni maree del Comune. Il capoluogo veneto anche la mattina di Natale si è svegliata sott'acqua, ma con disagi contenuti rispetto alla vigilia, giorno in cui l'acqua alta ha toccato quota 139 centimetri alle 9. A Santo Stefano, invece, sempre secondo l'amministrazione, l'acqua alta raggiungerà i 90 centimetri poco prima di mezzanotte.
Le previsioni dell'Aeronautica militare per i prossimi giorni vedono al nord addensamenti compatti lungo le aree alpine centroccidentali, con nevicate oltre i 1500 metri. Bel tempo sul resto del nord così come nel Centro e in Sardegna.
Oramai l’idea del natale sotto la neve e davanti al camino sembra solo dei romanzi, ma resta il baluardo di Sodankyla, in Lapponia, oltre il Circolo polare artico, dove si registra il dicembre più nevoso degli ultimi 80 anni.
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