La nave della Guarda Costiera italiana ha a bordo 135 migranti. La Greogretti è intervenuta dopo che un peschereccio italiano nelle scorse ore aveva recuperato in mare i migranti e dopo che Malta aveva nagato il proprio supporto, nonostante proprio Malta fosse competente per la zona del naufragio. E ora la nostra nave militare, dopo una prima rotta verso Lampedusa, si trova davanti al porto di Catania.
I migranti sono stati soccorsi dopo l'allarme lanciato dal peschereccio italiano, "Accursio Giarratano", che non ha mai abbandonato il gommone fino all'arrivo della vedetta della Guarda Costiera. La nave militare, intanto, è in attesa di ordini per lo sbarco dei migranti. Il governo, ieri, ha ufficialmente interpellato la Commissione europea per coordinare le operazioni di ricollocazione dei 135 migranti. La Commissione dice di essersi messa in contatto con i Paese europei dispsti ad accogliere e intanto Matteo Salvini ribadisce che nessuno sbarca senza un accordo.
"C'e un soccorso di 140 immigrati con le nostre motovedette e ho già dato indicazioni che non venga assegnato un porto prima che non ci sia sulla carta la redistribuzione in tutta Europa di tutti i 140 a bordo - ha detto Matteo Salvini ieri pomeriggio -. Nessuno sbarcherà finché non ci sarà nome, cognome e indirizzo dei Paesi che sbarcheranno questi immigrati, perché fidarsi è bene, ma faccio come San Tommaso".
Ma al momento, "in attesa di risposte ufficiali, non è stato indicato alcun porto di sbarco", hanno spiegato fonti del VIminale. Bruxelles ha effettivamente confermato la richiesta.
La Commissione europea ha dichiarato di aver ricevuto una richiesta dall'Italia di svolgere "un ruolo di coordinamento attivo per facilitare lo sbarco dei migranti soccorsi che si trovano attualmente a bordo della nave della Guardia costiera italiana Gregoretti".Inizia un nuovo braccio di ferro?
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