Che Luigi Tosin fosse un "nero", non v'era dubbio. Bastava farsi un giro sul suo profilo Facebook per rendersi conto di come l'impiegato comunale vicentino protagonista di questa storia fosse un camerata schierato apertamente, senza paura di esprimere a viso aperto le proprie convinzioni.
Cene per festeggiare il compleanno del Duce, bandiere della Spagna franchista, labari della Rsi. A fine aprile era comparso, sulla stampa locale, anche un certo numero di necrologi in onore di Mussolini, con tanto di Santa Messa commemorativa.
All'epoca c'erano state le (prevedibili) proteste della sinistra in consiglio comunale a Vicenza, che peraltro è guidato da una maggioranza progressista. In questi giorni, però, sta montando un'altra polemica molto singolare.
Tosin sarebbe stato spostato dall'ufficio Provveditorato all'ufficio Protocollo, sempre in comune, ad appena due anni dalla pensione. Di fronte alle proteste dei colleghi di fronte a quella che parrebbe una decisione immotivata il municipio, spiega il sito locale Vicenza Più, ha risposto che la decisione di trasferire Tosin risponde a una normale dinamica di cambi di ruolo all'interno dell'organico. I colleghi però non ci stanno e scrivono al sindaco che "La sensazione netta di tutti noi è che il collega sia stato trasferito a scopi punitivi (...) visto che l'ufficio Protocollo non è carente di organico".
Infine si sono appellati agli articoli 1 e 15 dello statuto dei lavoratori, che tutelano
il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero e difendono i lavoratori rispetto alla discriminazione per idee politiche. I dipendenti comunali, e i lettori con loro, restano in attesa della risposta del comune.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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