Nefertiti rappresenta uno dei più grandi enigmi dell’egittologia. Non sappiamo perché dall’anno 12 del regno di Akhenaton la regina non affianchi più, nelle cerimonie ufficiali, il suo regale consorte, sostituita dalla figlia Meritaton. Le ipotesi su questo improvviso declino sono molte: la separazione tra Akhenaton e Nefertiti, la morte di quest’ultima o il suo ritiro a vita privata, ma nessuna può essere confermata senza ombra di dubbio. Nefertiti, però, è un mistero anche da morta. Nessuno studioso è mai riuscito a localizzare la sua mummia. Nel tempo si sono susseguiti diversi, ipotetici ritrovamenti, ma anche in questo caso mancava la prova “regina”, è proprio il caso di dirlo.
Nell’agosto del 2015 la ricerca della mummia della sovrana sembrava a un punto di svolta, come spiega Il Fatto Quotidiano. L’archeologo britannico della University of Arizona, Nicholas Reeves, sosteneva di averla localizzata all’interno della tomba di Tutankhamon. La sepoltura, scoperta da Howard Carter nel 1922 nella Valle dei Re, avrebbe dovuto contenere delle stanze nascoste e proprio in una di queste doveva esserci Nefertiti, avvolta nella quiete del suo sonno eterno. Secondo Reeves la mummia poteva trovarsi dietro le pareto Nord o Ovest ella camera mortuaria. Un team di studiosi guidati da Franco Porcelli del Politecnico di Torino ha setacciato con strumenti sofisticati la zona adiacente alla tomba, ma i risultati sono stati negativi. Non vi è alcuna stanza segreta, dunque nessuna mummia da riportare alla luce.
Già il celebre egittologo Zahi Hawass aveva invitato alla cautela, frenando i facili entusiasmi che sempre accompagnano la possibilità di una scoperta così importante. Nel 2017, però, il Ministro delle Antichità Egiziane Mahmoud el-Damanti aveva dato per certa la notizia, sostenendo che “le ricerche effettuate con l’uso di georadar nella tomba di Tutankhamon hanno dimostrato che dietro i muri Nord e Ovest si celano camere nascoste, ne siamo sicuri al 90%”. In effetti ci sono stati altri studi prima dell’arrivo dei ricercatori del Politecnico di Torino, ma i risultati sono stati contraddittori, tutti da confermare o smentire con ulteriori analisi.
L’annuncio che chiude definitivamente la vicenda è arrivato ora dal Segretario Generale del Consiglio Supremo delle Antichità dell’Egitto, il quale puntualizza: “La ricerca geofisica di alto livello è arrivata a ottenere la prova definitiva: la camera nascosta a fianco o dentro la tomba di Tutankhamon non esiste”. Nefertiti continua a celare i suoi misteri, scivolando via come i granelli di sabbia del deserto. Inafferrabile e per questo così affascinante.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.