Non è bastato essere fuggito all’alt dei carabinieri, insieme al conducente dell’auto dove si trovava. Non è bastato neppure che il 26ene sia sceso dall’auto e abbia aggredito i militari che li avevano inseguiti con la gazzella. Il nigeriano, al termine delle formalità di rito che seguono ogni sacrosanto arresto delle nostre forze dell’ordine, è stato rimesso in libertà come disposto dal magistrato di turno.
Siamo a Ferrara. Già ieri la cronaca nazionale si era occupata di questa ridente cittadina dell’Emilia Romagna, dove ieri sono stati arrestati due immigrati considerati i responsabili di una brutale aggressione con un machete un mese fa.
Questa volta cambiano le situazioni, ma non i protagonisti. A finire in manette è un altro nigeriano, residente a Ferrara, commerciante e già pregiudicato. L’uomo era a bordo di un’auto insieme al conducente quando i due non si sono fermati all’alt dei Carabinieri. Il veicolo ha tentato la fuga per le strade della città, ma è stato rincorso e fermato dalla gazzella dell’Arma. Il conducente è scappato a piedi, il nigeriano 26enne invece ha preferito reagire al fermo.
Ha aggredito i carabinieri a calci e pugni, costringendoli a ricorrere allo spray al peperoncino. Una volta arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, però, al termine delle formalità di rito, è stato rimesso in libertà come disposto dal magistrato di turno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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