Noi, lettori del Giornale

Noi orgogliosi di essere da quasi mezzo secolo una stecca fuori dal coro

Noi orgogliosi di essere da quasi mezzo secolo una stecca fuori dal coro

«Caro direttore, chissà quante volte avrà ricevuto una lettera che iniziava così: Sono un lettore dal primo numero del Giornale. Come se fosse una sorta di parola d'ordine, di lasciapassare per guadagnarsi uno spazio che ci spetta di diritto. Tutti noi siamo uniti da quei valori liberali che hanno ispirato Montanelli, ideali che hanno continuato, numero dopo numero, a restare ben vivi nelle pagine del "nostro" quotidiano.

Essere lettori di questa testata è qualcosa di speciale e ineguagliabile: la forza di un popolo capace di stringersi attorno al suo quotidiano come nessun altro. Sarà che chi l'ha comprato fin da quel lontano 25 giugno 1974, lo ha spesso fatto rischiando la propria incolumità; ma il Giornale riesce ancora a rompere gli schemi» Manlio Bolla, lettore del Giornale - 25 giugno 2009

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