Cronache

"Non ha sentito nulla", "Contraddizioni". In aula per testimoniare la madre di Ciro Grillo

Tutti i testimoni ascoltati oggi hanno dichiarato di non aver sentito nulla di anomalo la notte in cui si sarebbe compiuta la violenza in Costa Smeralda

"Non ha sentito nulla", "Contraddizioni". In aula per testimoniare la madre di Ciro Grillo

Udienza chiave nel processo a carico di Ciro Grillo e dei suoi amici, accusati di violenza sessuale per fatti accaduti a luglio 2019 in Costa Smeralda. Presso il tribunale di Tempio Pausania, questa mattina è stata sentita Parvin Tadjk, madre di Ciro ed ex moglie di Beppe Grillo. La donna ha preferito non parlare davanti ai cronisti che la attendevano fuori dalle aule del tribunale, ma davanti al giudice pare abbia parlato per oltre un'ora, riferendo di non aver sentito nulla quella notte che potesse insospettirla. La donna, infatti, alloggiava in una proprietà adiacente alla villa in cui si sarebbe consumata la presunta violenza.

"La signora Grillo, così come tutti gli altri testimoni, anche quelli che sono stati sentiti le volte precedenti, ha raccontato di non aver sentito niente. Né lei né le persone che abitavano nella sua casa", ha riferito Antonella Cuccureddu, che difende Francesco Corsiglia, uno dei tre amici di Ciro Grillo imputati per un presunto stupro di gruppo. La signora Tadjk ha descritto come una giornata "assolutamente normale", quella successiva ai presunti abusi avvenuti nella casa in zona Pevero. Una descrizione molto simile a quella data dalla colf della famiglia Grillo, anche lei sentita oggi. L'avvocato Cuccureddu ha fatto rilevare che se la madre di Ciro avesse sentito rumori provenienti dall'appartamento dei presunti abusi sarebbe senz'altro intervenuta, come in circostanze in cui il figlio e gli amici avevano causato rumori molesti. "Stiamo parlano di un abuso che è stato descritto con urla, spinte, ribellione eccetera", ha aggiunto l'avvocato della difesa.

Al termine dell'udienza, si è fermato a scambiare alcune battute con i giornalisti l'avvocato Dario Romano, che insieme alla collega Giulia Bongiorno difende una delle due ragazze che hanno denunciato il gruppo di amici. "Sono emerse forti contraddizioni nelle testimonianze di oggi. Siamo soddisfatti", ha spiegato senza entrare nel dettaglio l'avvocato Romano che poi, proprio in merito al fatto che i testimoni non abbiano sentito nulla, ha fornito le sue spiegazioni. "Il fatto che i testimoni sentiti oggi non abbiano sentito nulla, lo ripetiamo spesso, non ha alcuna rilevanza. Non stiamo parlando di uno stupro avvenuto per strada, ma di una persona che non era neanche nelle condizioni di urlare", ha dichiarato Romano. E senza dare specifiche, ha concluso: "Ai fini di far emergere queste contraddizioni, abbiamo dovuto fare contestazioni anche documentali.

Non posso dire altro".

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