Cronache

Norma pro-Uber, taxi in rivolta. Deserti gli aeroporti romani

Scioperi e proteste tra Milano, Roma e Torino. Contestato il decreto Milleproroghe

Norma pro-Uber, taxi in rivolta. Deserti gli aeroporti romani

È nel decreto Milleproroghe l'emendamento firmato da Lanzillotta e Cociancich, che rinvia alla fine dell'anno il termine per l'emanazione di un provvedimento contro "l'esercizio abusivo dei taxi" e il "noleggio con conducente".

Una norma destinata dunque a toccare servizi come Uber o le auto Ncc. E che in queste ore ha portato in strada i tassisti in mezza Italia, con un migliaio di macchine bianche in presidio a Roma, davanti al Senato, in corso Rinascimento, ma proteste anche a Milano e Torino.

A Roma la circolazione degli autobus è stata deviata per il grosso assembramento, mentre agli aeroporti di Ciampino e Fiumicino i mezzi sparivano. Non si escludono neppure altre proteste nelle prossime ore, magari con blocchi improvvisi.

A Torino circa duecento tassisti manifestano davanti alla sede del Comune da ieri. "Siamo al vostro fianco", ha detto loro il sindaco Chiara Appendino (M5S). Intanto la prossima settimana, a Roma, una assemblea nazionale della categoria.

A Milano le associazioni di categoria hanno chiesto un incontro con il prefetto, denunciando norme che "riportano di fatto indietro l'orologio di otto anni", mentre il ministero dell'Interno vedrà le sigle sindacali il prossimo 21 febbraio.

Il Garante, intanto, "ha chiesto informazioni urgenti alle Prefetture dei capoluoghi di Regione, relativamente alle manifestazioni dei conducenti di taxi che, a quanto si apprende da notizie di stampa, sarebbero in corso da ieri e che starebbero pregiudicando i diritti dei cittadini utenti".

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