Offensiva contro la camorra dei casalesi in Veneto, cinquanta arresti tra Venezia e la Campania. L’operazione è scaturita dall'inchiesta che ha tenuto impegnati i militari del Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Trieste e degli agenti della Squadra Mobile della Questura di Venezia, coordinati dai magistrati della direzione distrettuale antimafia veneziana e che hanno concluso le indagini sugli intrecci tra malavita campana e gli affari nel Nord Est. Sono state notificate, ,dalle prime luci dell'alba di oggi, cinquanta misure di custodia cautelare personali tra Casal di Principe e la provincia di Venezia e altre località. Eseguiti sequestri milionari.
Gravi le accuse: sono tutti indagati per l’ipotesi di reato di associazione a delinquere di stampo mafioso e, a vario titolo e in differenti posizioni, per altri reati. In corso, inoltre, ci sono sequestri preventivi da capogiro. Sigilli sono stati apposti su beni per un valore complessivo stimato in circa dieci milioni di euro.
Nella mattinata di oggi, alle 11.30 presso il tribunale di Venezia, il procuratore distrettuale del capoluogo veneto, Bruno Cherchi e il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero de Raho, presenteranno i dettagli dell’operazione “At last” che ha consentito di scoperchiare il pericoloso intreccio della camorra casalese in Veneto.
E intanto, proprio in attesa della conferenza stampa di questa mattina, arriva la reazione del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che spiega: “Mi sento di ringraziare a nome di tutta la gente perbene il procuratore nazionale antimafia De Raho e il procuratore distrettuale di Venezia Cherchi per un successo nella lotta all criminalità organizzata che contribuisce a portare sui nostri territori sicurezza, ordine e legalità”. E quindi ha aggiunto: “Credo di interpretare il sentimento dei veneti nel rivolgere un ringraziamento riconoscente a tutti gli uomini e le donne delle forze dell’ordine che si sono impegnati per il successo del blitz.
Oggi la giornata – ha concluso Zaia – inizia nel migliore dei modi”.Gli fa eco il ministro degli Interno Matteo Salvini che, nel ringraziare le forze dell’ordine, rilancia l’obiettivo del Viminale: “Vogliamo inseguire i boss e i loro sporchi affari ovunque siano”.
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