Coronavirus

Caos migranti, ma da Viminale c'è solo il sì a navi-quarantena

Dal ministro degli Interni la garanzia sull'arrivo delle navi per garantire la quarantena ai migranti che sbarcano lungo le coste della Sicilia. In attesa che ciò accada continuano gli sbarchi auonomi e la situazione rischia di degenerare. Gli extracomunitari al momento rimarranno in Italia

Caos migranti, ma da Viminale c'è solo il sì a navi-quarantena

La nave quarantena per i migranti che arrivano nelle coste siciliane potrebbe diventare realtà a breve. Dal Viminale infatti sono arrivate rassicurazioni circa l’espletamento delle procedure per l’affidamento dell’incarico. Ad annunciarlo è stato ieri sera il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello. Il primo cittadino ha detto infatti di aver ricevuto una telefonata proprio dal ministro degli Interni Luciana Lamorgese la quale gli ha confermato che l’iter per predisporre la presenza di una nave lungo le coste dell’Isola è quasi al termine.

Analoga conferma è arrivata anche dal sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna. In quest’ultimo caso a comunicargli l’imminente arrivo dell’imbarcazione da quarantena è stato il prefetto Michele Di Bari nominato dal capo della protezione civile Angelo Borelli, soggetto attuatore per l’emergenza migranti. Il sindaco di Pozzallo ci ha riferito quindi che già da oggi si dovrebbe passare all’aggiudicazione definitiva del servizio “sgravando così di un onere al momento particolarmente pesante le città sedi dei punti di prima accoglienza”. Una boccata d’ossigeno se di fatto la nave dovesse davvero arrivare nelle prossime ore: “Si tratta di una notizia molto importante- ha affermato il sindaco Ammatuna- soprattutto con l’approssimarsi della bella stagione che porterà indubbiamente ad una intensificazione degli sbarchi”.

Una bella notizia seppur arrivata dopo quasi un mese di continui appelli dei sindaci al governo centrale. A chiedere aiuto primis al ministro Luciana Lamorgese era stato il sindaco di Lampedusa lo scorso 8 aprile quando, dopo una pausa dovuta all’emergenza da coronavirus, sono arrivati i primi sbarchi autonomi di migranti. Da allora altri ne sono seguiti e i sindaci che in primo luogo si sono trovati a dover fronteggiare l’emergenza assieme ad altri colleghi del territorio, hanno lanciato diverse richieste di aiuto fino a poi scrivere una lettera al premier Giuseppe Conte. In questo mese anche il governatore della Regione siciliana Nello Musumeci ha più volte chiesto la nave quarantena per Lampedusa e Pozzallo. Oggi pare che la nave possa diventare una realtà.

Seppur l’arrivo dell’imbarcazione destinata alla quarantena dei migranti stia per materializzarsi rassicurando gli amministratori locali, non è ancora chiaro come verrà gestita l’accoglienza degli extracomunitari dopo la quarantena. Il sistema dell’accoglienza in Sicilia rimane un nodo da sciogliere e le prove arrivano da fatti concreti, basti pensare a quanto accaduto con i migranti che hanno trascorso la quarantena nella nave Rubattino di Palermo dopo essere scesi dalla Alan Kurdi. Ebbene, in questo caso era il 17 aprile scorso quando il governo aveva annunciato un’intesa con l’Ue e la Germania per i ricollocamenti. Da Bruxelles hanno invece fatto sapere di non aver ricevuto offerte di coordinamento dall’Italia. Dunque nessun ricollocamento all’estero o in altri paesi dell’Ue dei migranti arrivati a metà aprile in Sicilia. Al momento i minori sono stati accompagnati in Campania e tutti gli altri sono stati ricollocati in Puglia.

Nel frattempo, la notte appena trascorsa, 60 migranti sono stati trasferiti da Lampedusa al centro di accoglienza di Grotte, sempre nell’agrigentino. Inutile a dirsi, la notizia non è stata ben accolta né dai cittadini nè dal sindaco Alfonso Provvidenza. Quest’ultimo ha scritto immediatamente una lettera al governo nazionale esprimendo il suo malcontento: “La paventata bomba ad orologeria non è più destinata ad esplodere, ma è ormai in piena deflagrazione. Gli sbarchi stanno costringendo a soluzioni di primissima accoglienza in luoghi inadatti, in pieno centro abitato e non certamente in grado di consentire il rispetto delle regole come, invece, richiesto ai cittadini. Questo è quello che sta per accadere a Grotte, piccolo centro abitato collinare della provincia di Agrigento, destinato ad accogliere 60 migranti in un edificio sito nel cuore del centro abitato, privo di adeguati spazi esterni, non idoneo all’accoglienza di persone da sottoporre ad isolamento obbligatorio”.

Il primo cittadino ha confermato la disponibilità ad accogliere i “fratelli” meno fortunati ma in presenza delle giuste condizioni che al momento, in base alle sue dichiarazioni, non sarebbero presenti: “Ritengo inaccettabile che lo Stato continui ed essere incapace a trovare soluzioni non emergenziali ma strutturali e soprattutto capaci di rispettare contestualmente i diritti dei migranti e quelli dei cittadini italiani. In piena emergenza da coronavirus, il nostro piccolo Comune non può farsi carico di un numero così elevato di soggetti in regime di quarantena, con una cittadinanza già allo stremo sia psicologicamente che economicamente, preoccupata per quello che sta accadendo. Faccio appello a tutti Voi- conclude Provvidenza- affinché possiate agire con celerità, diritto e giustizia”.

Ed in merito a quanto si sta verificando nell’agrigentino abbiamo raggiunto il deputato del Movimento 5Stelle Rosalba Cimino, originaria proprio di Grotte, per capire quali provvedimenti intenda adottare il governo sulla situazione. “Ho fatto la cronologia di quanto accaduto in questi ultimi due mesi di emergenza”, ci ha detto il deputato proseguendo: “Tutto è partito dai primi sbarchi fantasma avvenuti a Porto Empedocle e Lampedusa quest’inverno. Mi sono subito attivata con i ministeri competenti, si tratta purtroppo di sbarchi che non sono tracciabili e lo Stato si deve attivare per gestirli nella maniera più idonea possibile”.

Ho scritto un’interrogazione al ministro degli Interni Luciana Lamorgese e al ministro della Salute Roberto Speranza- prosegue Rosalba Cimino-per chiedere al governo come intendeva agire in merito alle iniziative che intendeva adottare in piena emergenza. Dal 20 marzo in poi abbiamo avuto l’audizione dei sindaci di Lampedusa, Porto Empedocle e Pozzallo al comitato Schengen di cui faccio parte. Lì ci hanno presentato le criticità della situazione chiedendoci la nave quarantena. Poi abbiamo avuto l’audizione col capo dipartimento dell’immigrazione Miche Di Bari che ci ha rassicurato sulla possibilità di mettere a disposizione le navi”.

Sul caso di Grotte, il deputato 5Stelle assicura che i migranti passeranno nel locale centro di accoglienza solamente la quarantena e poi verranno collocati altrove,ma sempre all’interno del territorio nazionale: “Data la criticità dovuta alla pandemia non possiamo pretendere che gli altri Stati ricevano i migranti che arrivano nelle nostre coste. Stiamo lavorando al momento affinché i migranti non appesantiscano solo l’agrigentino ma vengano collocati in maniera equa altrove, in altre Regioni”.

Intanto gli sbarchi avvenuti nelle ultime ore tra Lampedusa e Torre Salsa in attesa che arrivi la nave quarantena, sta mettendo a serio rischio l’incolumità dei cittadini unitamente agli stessi migranti.

La situazione nel porto dell’isola maggiore delle Pelagie è ormai al collasso e rischia di far scoppiare disordini di varia natura.

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