Nel piano di rilancio di Alitalia del 2019 sono previsti 2mila esuberi tra il solo personale di terra e l'assunzione di circa 500 persone sugli aerei tra assistenti di volo e piloti.
Oltre all'arrivo di 8 nuovi aerei che verrebbero utilizzati per una decina di nuove rotte di lungo raggio ci sarebbe anche il taglio del 30% in busta paga per tutti i comandanti con un'incidenza di oltre 3mila euro al mese.
Per queste ragioni oggi i vertici Alitalia incontreranno i sindacati. L’attestatore del piano, Riccardo Ranalli, ha dichiarato che la compagnia ha bisogno di 400 milioni di euro di "contingency equity", un cuscinetto di capitale aggiuntivo necessario ad Alitalia nel caso in cui non raggiunga gli obiettivi previsti.
A questo punto Unicredit, che non pensava di dover aggiungere equity, non intende fare ulteriori sforzi dopo aver perso negli ultimi anni circa 500 milioni. Intanto per lunedì 20 marzo alcune sigle sindacali dei controllori di volo hanno proclamato un’agitazione dalle ore 13 alle 17 e sempre per l’intera giornata del 20 marzo — a eccezione delle fasce garantite 7-10 e 18-21 — la sigla sindacale Cub Trasporti (e per gli aeroporti di Milano anche il sindacato Usb) ha confermato uno sciopero generale del comparto aereo.
Alitalia - si legge in una nota - è stata pertanto costretta a cancellare il 40% dei voli programmati per il 20 marzo, sia nazionali
che internazionali. Un altro sciopero è stato proclamato per la giornata del 5 aprile di 24 ore: "È l'unica data possibile e l'agitazione durerà 24 ore", ha detto Claudio Tarlazzi, segretario generale della Uiltrasporti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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