Un altro rom arrestato per l'omicidio di Duccio Dini, il giovane ucciso a Firenze a seguito di un inseguimento automobilistico a folle velocità fra famiglie rivali. La notizia arriva a pochi giorni dalla scarcerazione di altri tre sospettati, per i quali sono stati disposti invece gli arresti domiciliari.
Il settimo protagonista della tragica morte di Duccio è Kjamuran Amedt, un cittadino di origine macedone di 38 anni, residente nel famigerato campo rom del Poderaccio, all'interno del capoluogo toscano. Stando alle indagini, gli inquirenti avrebbero trovato delle tracce di dna nell'abitacolo di una delle due vetture coinvolte nell'incidente mortale.
Gli esami proverebbero che il 38enne facesse parte della spedizione punitiva nei confronti di Rufat Bajram, trovandosi quindi all'interno della Volvo S60 lanciata a folle velocità per le strade di Firenze lo scorso 10 giugno.
Per gli inquirenti, Kjamuran sarebbe il passeggero misterioso seduto sul sedile posteriore dell'auto che speronò Duccio e, dopo l'incidente nonostante le ferite, riuscì a far perdere
le proprie tracce.Per il 38enne è stata quindi disposta la misura cautelare in carcere in quanto, il campo rom del Poderaccio, non è stato considerato un luogo idoneo per l'eventualoe svolgimento di una misura alternativa.
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