Agrigento, anziano ucciso in una comunità: l'assassino confessa

Arrestato a Ribera, nell'Agrigentino, l'uomo che ha confessato di aver ucciso il suo vicino di stanza all'interno della comunità alloggio per malati psichici

Agrigento, anziano ucciso in una comunità: l'assassino confessa

È stato arrestato l’uomo che ieri pomeriggio, a Ribera, nell’Agrigentino, ha ucciso Gaetano La Corte all’interno della comunità alloggio per malati psichici.

Si tratta di Salvatore Italiano, 62 anni di Ribera che, dopo ore di interrogatorio, ha ceduto confessando l’atroce delitto. Il motivo sarebbe legato a “piccoli attriti pregressi”. La vittima, un compaesano di 75 anni, era stata trovata priva di vita sul suo letto ieri mattino dagli operatori della struttura. Le circostanze della sua morte però, sono apparse subito strane a causa di visibili segni sul collo.

Da qui la chiamata alla centrale operativa della compagnia carabinieri di Sciacca. Sul posto, per i rilievi del caso, i carabinieri della tenenza di Ribera insieme alla sezione Investigazioni Scientifiche e il pubblico ministero della Procura di Sciacca, Roberta Griffo. Presente anche il medico legale che ha rilevato sul corpo dell’uomo segni di morte violenta e più precisamente lividi dovuti ad un inverosimile strangolamento. Di pari passo, nel frattempo, i carabinieri hanno incentrato l’indagine su Salvatore Italiano, anch’egli ospite della comunità ma che, stranamente e senza un apparente motivo, durante quelle ore si era allontanato dalla struttura facendo perdere le sue tracce.

Le auto dei carabinieri, hanno setacciato ogni parte della città alla ricerca dell’uomo che, dopo alcune ore, è stato ritrovato in un distributore di benzina della città. L’uomo è stato così portato negli uffici della tenenza di Ribera e sottoposto ad interrogatorio davanti al suo legale di fiducia. Dopo alcune ore Italiano, non ha retto più alle sue contraddizioni confessando quanto aveva commesso. L’omicida avrebbe quindi strangolato il 75enne per piccoli attriti pregressi durante la notte per poi scappare alle prime luci del mattino. Per l’autore dell’omicidio, sono scattate le manette ai polsi e adesso si trova in stato di fermo nella casa circondariale di Agrigento.

Dunque si è conclusa con tempestività l’indagine degli investigatori su un fatto che ha scosso la piccola comunità di Ribera ma che ora porta a tante domande in merito alla sicurezza sulle strutture nate proprio per garantire aiuto alle persone affette da problemi particolari offrendo allo stesso tempo i servizi relativi alla loro assistenza e incolumità.

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