Cronache

Operaio 72enne cade da 5 metri muore. "Era un pensionato costretto a lavorare"

L'ennesima morte bianca in Puglia. I sindacati denunciano che l'uomo lavorava ancora, pur avendo 72 anni, perché non riusciva ad arrivare a fine mese

Operaio 72enne cade da 5 metri muore. "Era un pensionato costretto a lavorare"

"È tempo di rimboccarsi le maniche e di fare di tutto per fermare questa strage assurda". Sono state le parole del segretario generale della Uil di Lecce dopo aver saputo della morte di operaio sul luogo del lavoro. L'ennesima morte sul lavoro. Stavolta di un anziano. La vittima infatti è Donato Marti, 72 anni, originario di Avetrana (Taranto). L'incidente è avvenuto a Lecce nella mattinata di martedì 21 giugno, mentre l'uomo lavorava all'installazione di un montacarichi.

La tragedia

Marti si trovava con i colleghi in via Parini, a Lecce, impegnato in alcuni lavori di ristrutturazione di un immobile. Secondo i primi racconti pare che l'operaio abbia perso l'equilibrio e sia caduto da un'altezza di circa cinque metri. Le cause sono ancora da accertare, forse si è trattato di un malore oppure è inciampato su qualcosa. Da esaminare anche le condizioni in cui il 72enne stava lavorando e i sistemi di sicurezza.

Nonostante sia stato portato immediatamente all'ospedale Vito Fazzi, le condizioni dell'uomo erano ormai critiche ed è deceduto subito dopo. Sul posto dell'incidente sono arrivati gli agenti delle volanti e gli ispettori dello Spesal che hanno fatto i rilievi. La Procura di Lecce, nel frattempo ha aperto un'inchiesta.

La rabbia e il dolore

Amici, parenti e colleghi si stringono al dolore della famiglia. "Le morti sul lavoro sono tutte inaccettabili, quella di un operaio edile di 72 anni che precipita da un'altezza di 4-5 metri fa ancora più rabbia", hanno dichiarato dichiarano Salvatore Giannetto e Paola Esposito, rispettivamente segretario generale della Uil di Lecce e della Feneal-Uil di Lecce (categoria che rappresenta i lavoratori edili).

"Piangere la morte di un pensionato sul luogo di lavoro deve far riflettere sulla condizione degli anziani che raggiungono l'età per ottenere l'assegno previdenziale.- ha detto la segretaria generale della Cgil Lecce, Valentina Fragassi - Si pone una questione di vera e propria sopravvivenza per chi arriva alla pensione dopo 40 anni di duro lavoro e di colpo si ritrova a fare i conti con lo stato di bisogno"

Marti, infatti, era un pensionato che non riusciva ad arrivare a fine mese e per questo motivo si era troavato costretto ad arrotondare come meglio poteva, facendo dei lavoretti saltuari.

"Questa è una condizione che purtroppo riguarda molti cittadini della provincia di Lecce, dove gli assegni pensionistici sono tra i più bassi d'Italia", ha affermato Fragassi che ha aggiunto: "Serve con urgenza un provvedimento che aumenti il potere di acquisto delle pensioni".

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