Ora il Papa bacchetta i politici: "Siate più attenti alle famiglie"

Il monito del Pontefice al parlamento: "La famiglia numerosa è una cellula più ricca, lo Stato dovrebbe avere tutto l’interesse a investire su di essa"

Ora il Papa bacchetta i politici: "Siate più attenti alle famiglie"

"Auspico, anche pensando alla bassa natalità che si registra in Italia, una maggiore attenzione della politica e degli amministratori pubblici, ad ogni livello, al fine di dare il sostegno previsto alle famiglie". Sottolineando che "lo Stato ha tutto l’interesse a investire" sulla famiglia, papa Francesco ha voluto pregare in modo particolare per le famiglie provate dalla crisi economica, "quelle dove il papà o la mamma hanno perso il lavoro, dove i giovani non riescono a trovarlo". Famiglie che, "provate negli affetti più cari", sono spesso "tentate di arrendersi alla solitudine e alla divisione".

"Cari genitori - ha detto il Santo Padre rivolgendosi alle famiglie numerose - vi sono grato per l’esempio dell’amore della vita che voi custodite dal concepimento alla fine naturale, pur con tutte le difficoltà e i pesi della vita, e che purtroppo le pubbliche istituzioni non sempre vi aiutano a portare". Dopo aver ricordato che la Costituzione italiana, all’articolo 31, chiede un particolare riguardo per le famiglie numerose, Bergoglio ha bacchettato la politica italiana perché "questo non trova adeguato riscontro nei fatti". Eppure, ha fatto notare, se "ogni famiglia è cellula della società", la famiglia numerosa è "una cellula più ricca, più vitale". Per questo, lo Stato dovrebbe avere "tutto l’interesse a investire su di essa". Durante l'Angelus ha poi chiesto all'assemblea per pregare per tutte le famiglie in difficoltà.

"La nostra concreta solidarietà - ha detto - non venga meno specialmente nei confronti delle famiglie che stanno vivendo situazioni più difficili per le malattie, la mancanza di lavoro, la necessità di emigrare, o problemi di disunione".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica