"Volevo che i miei figli fossero trasferiti altrove, fuori dal paese. Ma l'assistente sociale mi diceva sempre che non c'era posto più sicuro di casa dei nonni: si è visto com'è andata a finire". È un'accusa pesantissima quella che lancia la mamma di Nicolina Pacini, 15enne uccisa a Ischitella, nel Foggiano, quando l'ex compagno di Donatella Rago le ha sparato a pochi passi da scuola.
"Sapevo che aveva un'arma e l'ho anche detto ai carabinieri presentando denuncia", dice ora la mamma di Nicolina, che si dice certa del fatto che i suoi figli fossero in pericolo e punta il dito contro chi a suo dire non ha fatto abbastanza per proteggerli.
Donatella si era trasferita per lavoro a Viareggio, ma Nicolina e il fratello minore erano rimasti nel Foggiano, affidati ai genitori di lei. "L'avevo messa in guardia", ha già avuto modo di dire la madre. Il suo avvertimento non è bastato.
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