Lì, dove uomini e animali convivono tra i vicoli stretti e la piazza centrale, si è consumato l'ennesimo, agghiacciante, scempio nei confronti di un animale, un cane che, come tanti, ciondolava quieto nel piccolo centro, con quella indolenza che rappresenta un po' il tratto tipico dei paesini più remoti.
Si chiamava Remì, l'ultima vittima della brutalità umana, il cagnolino di nove anni ucciso a colpi di pistola nei giorni scorsi a Carovigno, un piccolo Comune in provincia di Brindisi. Ad aprire il fuoco ignoti e ora si indaga sui responsabili. Remì, pelo lungo e bianco, occhi buoni. Segni caratteristici che evidentemente turbavano qualcuno. Viveva per strada, ma aveva anche lui una padrona che ora è sconvolta e fa un appello: "aiutatemi a trovare i responsabili".
A darne notizia sui social è l’associazione animalista "Oipa Brindisi Volontari Ostuni-Carovigno" che su Facebook scrive: "Questo atto non deve rimanere impunito, il colpevole deve essere trovato e punito". Chi ha sparato è fuggito facendo, così, perdere le sue tracce.
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