Cronache

"Pacco sospetto a casa Grillo". Ma erano orecchiette e ortaggi

Beppe Grillo temeva di aver ricevuto un pacco pericoloso presso la sua abitazione, ma quando è stato fatto brillare si è scoperto essere solo un regalo dalla Puglia

"Pacco sospetto a casa Grillo". Ma erano orecchiette e ortaggi

Un pacco sospetto ha fatto scattare l'allarme a Sant'Ilario a Genova, il quartiere in cui risiede Beppe Grillo. Nei giorni in cui i partiti sono in fibrillazione per l'elezione del presidente della Repubblica, a casa del fondatore del Movimento 5 stelle è arrivato un plico che ha destato alcune preoccupazioni. A far scattare l'allarme è stato lo stesso Beppe Grillo, che nel chiamare le forze dell'ordine ha sostenuto di non attendere nessun pacco. La macchina della sicurezza si è messa in moto ma, alla fine, il contenuto di quel plico era tutt'altro che minaccioso per il garante del M5s.

Il pacco è stato ritirato dalla colf di Beppe Grillo ma lui, sorpreso dall'arrivo del plico, ha chiamato immediatamente le forze dell'ordine. La macchina della sicurezza si è attivata immediatamente e presso l'abitazione dell'ex comico si sono precipitate le volanti della polizia con la Digos e artificieri. Sono stati effettuati i controlli di rito sul pacco e, a quel punto, gli esperti hanno deciso di farlo brillare.

Al suo interno, al contrario di quanto potesse immaginare il garante del Movimento 5 stelle, non c'era niente di pericoloso. Il pacco conteneva orecchiette e ortaggi ed era un omaggio che era stato inviato a Beppe Grillo dalla Puglia. L'allarme è stato lanciato perché nelle scorse settimane l'ex comico genovese era stato oggetto di alcune minacce di morte e si pensava che qualcuno potesse essere passato dalle parole ai fatti.

Niente di tutto questo è fortunatamente accaduto e il garante del Movimento 5 stelle può continuare a concentrarsi sull'elezione del presidente della Repubblica. Beppe Grillo ha deciso di non recarsi a Roma, lasciando in questo modo il leader in pectore Giuseppe Conte libero di muoversi e di agire per cercare di tenere le fila dei gruppi del Movimento. Il fondatore del M5s ha deciso di rimanere nel Levante Ligure da dove continua comunque a muovere i fili. Sono frequenti le telefonate con Giuseppe Conte e con Luigi Di Maio.

Ma Grillo si è concesso una sortita anche tv, anche se solo tramite telefono, telefonando a Enrico Mentana per smentire le voci secondo le quali avrebbe fatto pressioni su Conte per riportarlo dalla parte degli elettori di Mario Draghi al Colle.

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