Cronache

Padova, magrebino scatena il panico in ospedale: fermato da agenti

Fatta irruzione nel pronto soccorso pediatrico-ginecologico, il marocchino ha scatenato il panico fra i presenti. Afferrato un estintore, lo ha usato contro i poliziotti, per poi cercare di barricarsi in un bagno: catturato, se l'è cavata con una denuncia

Padova, magrebino scatena il panico in ospedale: fermato da agenti

Paura all'interno del pronto soccorso pediatrico-ginecologico dell'azienda ospedaliera di Padova, dove un cittadino straniero in forte stato di alterazione psicofisica ha letteralmente seminato il caos, terrorizzando i pazienti ed il personale sanitario, che si è visto costretto a richiedere il tempestivo intervento delle forze dell'ordine.

L'episodio, secondo quanto riferito dai quotidiani locali, si è verificato durante la giornata dello scorso lunedì pomeriggio. Fatta irruzione all'interno dell'ospedale dopo aver danneggiato la porta d'ingresso, l'esagitato ha subito cominciato a creare disordini, nonostante la presenza di donne e bambini. Dopo aver inveito contro i medici e gli infermieri che cercavano di tranquillizzarlo, lo straniero, sotto effetto di sostanze stupefacenti, si è più volte rinchiuso all'interno di uno dei bagni, continuando ad urlare.

Fra i presenti si è presto scatenato il panico tanto che i sanitari, non essendo riusciti a placare il soggetto, hanno dovuto contattare le autorità. Sul posto si sono presentati gli agenti della questura di Padova, intenzionati a riportare la calma. Alla vista degli uomini in divisa, tuttavia, l'extracomunitario è divenuto ancora più nervoso e, afferrato un estintore, ne ha svuotato il contenuto in loro direzione. A questo punto ha tentato ancora una volta di chiudersi nel bagno, motivo per cui gli agenti hanno dovuto lottare per impedirgli di barricarsi all'interno della stanza. Compreso che nulla sarebbe servito a far ragionare l'esagitato, uno dei poliziotti ha infine deciso di estrarre il taser ed avvisare il facinoroso di essere pronto ad utilizzare il dispositivo.

La sola vista della pistola elettrica ha convinto il giovane ad arrendersi, posare a terra l'estintore vuoto ed a consegnarsi agli uomini in divisa, che lo hanno pertanto scortato all'esterno del pronto soccorso pediatrico e caricato sulla volante di servizio.

Tradotto negli uffici della questura di Padova per essere sottoposto alle regolari pratiche di identificazione ed incriminazione, il soggetto si è rivelato essere un marocchino di 30 anni, clandestino sul territorio nazionale e già noto alle autorità locali per precedenti reati.

Quello stesso giorno, durante la mattina, lo stesso magrebino era stato più volte fermato sia da poliziotti che da carabinieri per aver causato alcuni disordini, sempre nell'area dell'ospedale padovano.

Accusato di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato, il 30enne se l'è cavata con una semplice denuncia in stato di libertà. Ancora ignote le ragioni che possono aver provocato la sua furia.

Secondo gli inquirenti il nordafricano si trovava sotto l'effetto di droga: ipotesi confermata dal fatto che alcune tracce della sostanza siano state rinvenute sui suoi abiti.

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