Padre Lombardi smonta le accuse sul caso Davis

La posizione dell'ex portavoce: "Viganò mi rivelò che il Papa era furioso dopo aver incontrato l'attivista anti matrimoni gay, Kim Davis, si sentiva ingannato da lui"

Da Wikipedia
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«Papa Francesco ha scelto la pazienza e l'umiltà, e non si è lasciato coinvolgere dalla spirale terribile delle dispute». Arriva una prima dura reazione del Vaticano alle nuove critiche mosse da monsignor Carlo Maria Viganò, l'ex nunzio che accusa Bergoglio di aver coperto il cardinale Theodore McCarrick, reo di aver abusato di seminaristi quando era ai vertici della chiesa di Washington. A rispondere, con un comunicato congiunto, sono stati padre Federico Lombardi, ex portavoce vaticano, e il suo assistente di lingua inglese, padre Thomas Rosica. Entrambi gestirono il delicato momento delle dimissioni di Papa Ratzinger e l'elezione del Pontefice argentino. E ora rispondono a Viganò, che li ha chiamati in causa in merito all'incontro tra Bergoglio e Kim Davis, l'attivista anti-matrimoni gay, che avvenne durante la visita del Papa negli Stati Uniti nel 2015.

Nella nota congiunta, Lombardi e Rosica sostengono che fu lo stesso Viganò a proporre l'incontro tra Davis e il Papa, pur sapendo che avrebbe suscitato clamore e malumori. Subito dopo l'incontro - è la ricostruzione dei due padri gesuiti - Viganò li incontrò e raccontò loro di come il Papa fosse furioso e che lo avesse accusato di non avergli riferito che Davis era stata sposata quattro volte. Viganò, raccontano i due gesuiti, appariva ancora scosso dall'incontro. I due proseguono nella ricostruzione dicendo che Davis non ebbe una vera e propria udienza privata, ma che fu «inserita nel contesto dei numerosi e rapidi ringraziamenti che il Papa fece prima di ripartire». Inoltre, i due sacerdoti dissero a Viganò che erano in possesso di un nastro registrato in cui si sentiva la voce dell'alto prelato o di un suo collaboratore che spiegava a Davis di presentarsi all'incontro con un'acconciatura diversa, per non farsi riconoscere immediatamente dai giornalisti presenti fuori dalla nunziatura, e in cui le ricordavano di rivelare l'incontro alla stampa solo dopo che il Papa fosse partito dagli Stati Uniti. Questi dettagli, sostengono, non furono rivelati ai collaboratori del Papa e certamente avrebbero modificato la natura dell'incontro.

Padre Rosica cita le parole testuali pronunciate da Viganò la sera del loro incontro: «Il Santo Padre, nella sua paterna benevolenza, mi ha ringraziato per la visita negli Stati Uniti ma ha anche detto che l'avevo ingannato portando quella donna nella nunziatura». Aggiunge Lombardi: «Come nunzio, avrebbe dovuto conoscere meglio questa situazione». Interpellato dal Giornale sulla vicenda McCarrick, Lombardi ha ribattuto: «Ho reagito solo sulle accuse che mi sono state mosse sull'incontro tra Bergoglio e la Davis». Secondo Viganò, invece, Bergoglio sapeva benissimo chi fosse Davis e il Vaticano avrebbe approvato l'incontro con largo anticipo. «Papa Francesco, nell'omelia a Santa Marta - afferma Lombardi a Tv2000 - fa una riflessione che colleghiamo spontaneamente alla situazione di oggi in cui abbiamo un'ondata di accuse estremamente aggressive che mescolano alcuni elementi di verità con tanti elementi di falsità che confondono e soprattutto tendono a creare una situazione di divisione nella Chiesa».

«Di fronte a questa situazione - aggiunge l'ex portavoce vaticano - il Papa ribadisce la sua intenzione di non rispondere direttamente a queste accuse e di non lasciarsi coinvolgere in una spirale terribile di dispute, contraddizioni violente che non possono portare solo che a ulteriori divisioni e a un profondo male nella Chiesa. Il Papa sceglie di imitare l'atteggiamento di Gesù che si pone ad un livello superiore di pazienza, umiltà e non si lascia coinvolgere sul piano estremamente basso e cattivo delle accuse e contraccuse».

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