Cronache

Il Papa tuona contro i muri: "Rendono gli altri ancora più scarti"

Il Papa pronuncia l'omelia finale del Sinodo panamazzonico. Bergoglio rimprovera anche la Chiesa per la derisione verso gli ultimi

Il Papa tuona contro i muri: "Rendono gli altri ancora più scarti"

Dopo l'omelia del Papa pronunciata questa mattina presso la Basilica di San Pietro, il Sinodo panamazzonico volge ufficialmente al termine. Jorge Mario Bergoglio, nel suo intervento di oggi, ha rilanciato il suo trittico pastorale: "Terra, casa e lavoro" sono stati i protagonisti indiscussi delle parole odierne del pontefice argentino. Così com'è spesso accaduto in questi anni di pontificato. Ma l'accento è stato posto ancora una volta sui poveri, sul necessario contrasto alla "religione dell'io" e sulla "precarietà di vita", che per Francesco è posta sotto la minaccia di "modelli di sviluppo predatori". Un'altra critica, insomma, allo sfruttamento derivante da un certo tipo di capitalismo, che il vescovo di Roma ha scelto di ribadire con la forza argomentativa che lo contraddistingue.

Stando a quanto si apprende dall'Agi, tuttavia, il Papa ha voluto anche lanciare un messaggio interno: "Quante volte, anche nella Chiesa, le voci dei poveri non sono ascoltate e magari vengono derise o messe a tacere perchè scomode", ha detto il Santo Padre. Non si tratta solo di una questione esterna, quindi. Pure la Chiesa cattolica è chiamata ad un cambio di atteggiamento nei confronti delle periferie economico-esistenziali. E l'Amazzonia può essere elevata a simbolo di quelle realtà. C'è stato spazio, come anticipato, per riflessioni meno centrate sulle dinamiche ecclesiastiche: "Quante presunte superiorità, che si tramutano in oppressioni e sfruttamenti, anche oggi! Gli errori del passato non son bastati per smettere di saccheggiare gli altri e di infliggere ferite ai nostri fratelli e alla nostra sorella terra: l'abbiamo visto nel volto sfregiato dell'Amazzonia", ha tuonato Bergoglio, secondo quanto è stato riportato invece dall'Adnkronos.

Per quel che riguarda la "religione dell'io", infine, il Papa è arrivato a parlare d'ipocrisia, che "con i suoi riti e le sue 'preghierè, dimentica del vero culto a Dio, che passa sempre attraverso l'amore del prossimo". Già nel corso di ieri il Santo Padre aveva usato parole due nei confronti dei cattolici elitari. Ma chi sono? Quelli che " pur andando a messa dimenticano il prossimo e alzano muri".

Coloro che, per il Santo Padre, finiscono con l'alimentare la cultura dello scarto.

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